CASALE – Il “fiuto” dell’Arma, questa volta non è bastato. Si chiama “Zanardi”, come l’ex pilota di Formula 1 e campione paralimpico, il pastore tedesco dei Carabinieri che, ieri mattina, ha perquisito l’appartamento di Strada Casale-Asti 4, dove il 15 settembre scorso Kuijtim Hasanaj ha ucciso la moglie Elena Seprodi con una coltellata. Obbiettivo degli investigatori era quello di trovare una pistola che forse era nelle disponibilità del muratore albanese. Almeno secondo una testimone che, in passato, sarebbe stata minacciata dall’uomo con l’arma. Il condizionale è d’obbligo, visto che i Militari conservano l’indagine sotto il più stretto riserbo. Per trovarla gli uomini del Comandante Christian Tapparo hanno utilizzato anche l’aiuto del Nucleo Cinofili di Vinovo, che ha raggiunto la città con due pastori tedeschi specializzati nella ricerca di esplosivi, armi e polvere da sparo. “Zanardi”, un “nero focato” di 3 anni, già esperto in questo tipo di ricerca, dal temperamento più mite e controllato, e Primo, un esemplare di “grigione” che deve ancora compiere 2 anni, sicuramente più entusiasta ed iperattivo. Per evitare di confondere il fiuto dei due «Militari a quattro zampe», i Carabinieri impegnati nella perquisizione erano tutti disarmati. È toccato però al più “anziano” provare a trovare la pistola che, secondo alcune indiscrezioni, dovrebbe essere un’arma di piccolo taglio, una calibro 38. Prima è entrato in casa, frugato in ogni angolo delle quattro – cinque stanze che compongono l’appartamento sito al primo piano fuori terra della palazzina popolare. Nell’aria nessuna traccia di polvere da sparo. Il lavoro è proseguito fuori in cortile nei tre ripostigli che Hasanaj utilizzava principalmente come ricovero per gli strumenti di lavoro, prima di uccidere la moglie e finire in carcere. Anche in questo caso il risultato è stato negativo. Ci ha provato anche Primo, ma niente da fare. Terminata la perquisizione i due cani sono stati fatti risalire dai propri conduttori sulla Subaru Forester dell’Arma e sono stati ricollocati i sigilli.
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