CASALE – È stata un vero successo la serata di giovedì 2 agosto promossa dal Museo di Casale con la visita a tre luoghi significativi cittadini contenenti opere pittoriche e affreschi di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo.
Si è iniziato alle 21 dal Museo cittadino mostrando il ciclo di affreschi su Nicola da Tolentino alle Lunette, dove ha fatto gli onori di casa Elena Varvelli del Museo. Con competenza ha spiegato le caratteristiche Barbara Corino, dello staff del Museo. Di lì si è passati alla chiesa di San Michele, dove Sara Agnelli, fresca della tesi di Laurea sulla chiesa di san Michele ha illustrato il ciclo pittorico con i cinque dipinti conservati nella chiesa dell’antica Confraternita. Ora Sara Agnelli svolge servizio civile al Museo Borgia di Vercelli.
La terza visita è stata alla chiesa di san Paolo, che comprende numerose tele della bottega del Caccia: lo stesso Guglielmo, l’allievo Giorgio Alberini e la figlia Orsola Maddalena. Guglielmo Caccia era stato allievo di Andrea Sabatini e viene considerato come il più importante esponente dell’arte della Controriforma in Piemonte, tanto da essere definito il Raffaello del Monferrato.
Ancora Barbara Corino ha illustrato l’importanza del pittore e sul suo rapporto privilegiato con i Barnabiti, il cui architetto Lorenzo Binago fece il progetto della chiesa di san Paolo in Casale, ma che portò a Milano dove operò lungamente. In San Paolo, ha spiegato Barbara Corino, Guglielmo Caccia ebbe tre cicli temporali: il primo nel 1610 (l’Assunta), il secondo nel 1614 (San Matteo) e il terzo negli anni intorno al 1620 (conversione di San Paolo); soffermandosi anche sugli ovali dell’antistante cupoletta della cappella di San Matteo.
Oltre cinquanta persone, affascinate dalle tele e dalle spiegazioni, si sono trattenute fino alle 23,15.
p.b.