CASALE – Prima edizione del Mercatino dell’Antiquariato del 2025 quella che si svolge domenica 12 dicembre, dalle ore 8.30, al Mercato Pavia di piazza Castello.
Da un po’ di tempo le edizioni invernali del Mercatino presentano un fenomeno curioso: quello di soddisfare gli appassionati del “Vintage Sky”, vale a dire non solo chi colleziona, ma anche chi pratica gare o rievocazioni di questo sport a vario livello, usando rigorosamente attrezzatura d’epoca (un evento di questo tipo è quello che si tiene a Belmonte ogni febbraio). Si va dagli oggetti che possono soddisfare la categoria “pionieri” (sci di legno con solette non plastificate e scarponi in cuoio), fino a materiali e design degli anni 70. Ovviamente il gusto vintage comprende anche l’abbigliamento con pantaloni e tute da sci. Peraltro, l’intera attrezzatura da montagna è ben rappresentata sui banchi, con un assortimento di ciaspole, ramponi e picozze che vanno dall’800, fino agli anni 50 del ‘900. E a proposito di abbigliamento, anche i capi vintage sono un must dell’edizione di gennaio, con ogni genere di cappotti e cappelli per coprirsi in modo elegante strizzando l’occhio al passato. Il mercatino chiude alle 17, all’interno come sempre è previsto un punto di ristoro a cura di mON, mentre, appena dopo l’uscita sotto la Palazzina Liberty, i visitatori potranno trovare il Farmer Market con una selezione di prodotti Monferrini a km zero.
L’ESPOSITORE DEL MESE
Da quest’anno la comunicazione dell’Antiquariato parlerà un po’ anche della sua storia, dedicando ogni mese uno spazio per un’intervista con un protagonista del proprio parterre particolarmente affezionato al Mercatino casalese. Cominciamo questa galleria con il torinese Agostino Cena, scoprendo un curriculum molto particolare.
Ci racconta come ha cominciato questa attività?
Agostino Cena – Per passione, in realtà io sono un veterinario, ma ho sempre comprato oggetti di antiquariato. Quando sono andato in pensione a 61 anni, oltre 13 anni, fa ho pensato di trasformare la passione in una attività, visto che nel frattempo i pezzi erano diventati davvero tanti.
Da quanto tempo viene al Mercatino di Casale?
A.C. – Come visitatore l’ho scoperto circa 40 anni fa, ma solo da 10 anni ho cominciato ad esporre i miei pezzi, per me è stato come coronare il sogno di una vita. Ci vengo in media 3, 4 volte all’anno. Questo posto è un po’ il barometro del cambio dei gusti in tema di antiquariato. Io comunque ho scelto di esporre le cose che mi piacevano in un certo periodo, anche se magari i gusti del pubblico oggi sono completamente diversi.
Ci può parlare dei pezzi più interessanti che si possono trovare sul suo banco?
A.C. Oggi ho due applique settecentesche con relativo portacandele, ma espongo soprattutto tappeti che da sempre sono la mia passione. Il pezzo più bello è questo Ghiordes, del periodo di Abdul Mecid (Turchia, seconda metà del XIX secolo ndr), è un periodo che ha ripristinato un certo gusto floreale. Era un tappeto che una volta la gente appendeva, adesso vanno di moda più i pezzi di design o i patchwork, ma a me non interessa, continuerò ad esporre questi.