Tre giorni a Milano a sostegno dell’agricoltura italiana, scesa in piazza per far conoscere i primati del Made in Italy messi a rischio dalla grave crisi energetica che pesa su imprese e famiglie.
E’ il bilancio stilato dalla Coldiretti a conclusione della più grande festa di popolo mai realizzata in un centro storico di una città con 400 stand tra mercati degli agricoltori, aree del gusto, street food, stalle, agriasili, fattorie didattiche, orti, antichi mestieri, pet therapy, agrichef, laboratori, trattori e nuove tecnologie e workshop, presso i quali è stato possibile degustare, apprendere, giocare e divertirsi al fianco di oltre quarantamila agricoltori, nonostante il difficile momento legato al caro bollette e alla guerra in Ucraina.
Oltre 1.200 alessandrini, tra cui molti giovani under 30, hanno preso parte alla grande kermesse con il Presidente Mauro Bianco e il Direttore Roberto Bianco che hanno sottolineato come “il Villaggio di Milano sia stata una grande occasione per far conoscere la biodiversità e la sostenibilità dell’agricoltura italiana, un modello basato sulla distintività e la qualità del Made in Italy agroalimentare ma anche lo spirito imprenditoriale dei giovani agricoltori e le frontiere dell’innovazione. Per la provincia di Alessandria sono state protagoniste le nocciole, la Tonda Gentile Trilobata coltivata nelle colline del Monferrato: dal prodotto in guscio alle torte e creme, dai biscotti sino alla versione in tostatura salata e all’olio. I cittadini ancora una volta hanno potuto toccare con mano i primati dell’agricoltura nazionale che dobbiamo ora difendere e sostenere contro la crisi scatenata da guerra e rincari ma anche da modelli alimentari sbagliati e pericolosi come la diffusione del cibo sintetico”.
Numerose le personalità delle Istituzioni, del mondo politico, economico e civile che, a partire dalla presidente di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, hanno sottoscritto la petizione contro il cibo sintetico promossa da Coldiretti e Filiera Italia con partner di rilievo internazionale (World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe).
Le multinazionali del cibo in provetta approfittano della crisi per imporre sui mercati “i cibi Frankenstein”, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi, che potrebbe presto inondare il mercato europeo poiché già ad inizio 2023 potrebbero essere introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici.
“L’attenzione sulle bugie sul cibo in provetta confermano la precisa strategia delle multinazionali che, con abili operazioni di marketing, puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. Coldiretti è pronta a dare battaglia poiché quello del cibo di Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare”, ha affermato il Presidente Mauro Bianco.
In ambito alimentare l’Unione Europea ha spinto negli anni verso l’omologazione al ribasso delle caratteristiche degli alimenti mettendo spesso in crisi le produzioni tradizionali per effetto di una concorrenza sleale fondata sull’inganno legalizzato.
“Dai piatti a base di insetti all’etichetta nutriscore che boccia l’olio d’oliva, dal vino dealcolato ai kit con le polveri per fare vino e formaggi fino alla carne e al pesce in provetta, non sembrano conoscere freni le follie globali nel piatto che rischiano di stravolgere per sempre lo stile alimentare della Dieta Mediterranea e il sistema produttivo italiano basato sulla qualità e su tradizioni millenarie. Le scelte dell’Unione europea non possono tradursi in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate. L’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto”, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.
Una delle più “gettonate” è stata sicuramente la fattoria degli animali e l’area riservata alla fattoria didattica dove i bambini hanno impastato il pane, pigiato l’uva, zappettato l’orto e hanno imparato a riconoscere le diverse varietà di piante il tutto.
In tantissimi hanno apprezzato le lezioni di economia domestica e i rimedi antichi per donne moderne promosse dalle imprenditrici agricole della Coldiretti mentre, per i giovani l’appuntamento clou è stato nello spazio “Generazione Agricoltori” dove sono state presentate le esperienze più originali nate nelle campagne italiane con una spinta all’innovazione che rappresenta ormai la vera caratteristica dell’agricoltura under35.
E, ad essere protagonisti nella Giornata dei Nonni, sono stati i Coldiretti Senior che hanno presentato ricette antispreco, consigli per la casa e svelato segreti dell’orto per aiutare a risparmiare e fronteggiare il caro bollette.
Nelle foto: molto apprezzata al Villaggio Coldiretti di Milano “La Nocciola” di Roberto Brusa di Moncestino, in Valcerrina (al centro il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco); a rappresentare i Giovani Impresa Coldiretti under 30 della provincia di Alessandria Andrea Parodi, della zona di Castelnuovo Scrivia (nella foto, destra, con il Delegato Regionale Giovani Impresa Danilo Merlo).