CASALE (m.f.) – Il Vescovo mons. Gianni Sacchi ha presieduto sabato in cattedrale la celebrazione della Messa dedicata alla festa della Madonna di Lourdes, nel giorno del 165° anniversario della prima apparizione, e della XXXI Giornata mondiale del malato. Con lui all’altare l’assistente ecclesiastico dell’Oftal mons. Francesco Mancinelli e don Silvano Lo Presti, responsabile del servizio diocesano della Pastorale della salute. In chiesa una folta rappresentanza dell’Oftal, con lo stendardo, e alcuni malati.
Monsignor Mancinelli nel suo breve saluto al Vescovo ha ricordato che quella di 165 anni fa fu la prima delle 19 apparizioni avute da Bernadette. “Che la Beata Vergine di Lourdes aiuti ciascuno di noi a essere membra vive della Chiesa” ha invocato al termine del suo intervento.
Il Vescovo ha spiegato che “tradizionalmente si celebrava la Giornata del malato all’ospedale”. Le restrizioni legate alla pandemia non sono però superate: “Anche quest’anno non abbiamo avuto il permesso di celebrare all’ospedale, perché la cappella si trova all’interno della struttura”. Così si è scelta la cattedrale: “Preghiamo per i nostri fratelli e sorelle che vivono il disagio della sofferenza e del dolore”. Un pensiero è stato dedicato agli operatori sanitari: “Tanti hanno fatto dell’assistenza ai malati una scelta di vita”.
Nell’omelia, monsignor Sacchi ha commentato le parole del Vangelo di Matteo (5, 17-37) dedicate da Gesù al rispetto della Legge (“Ma io vi dico…”). Una delle più note icone mariane, ha ricordato il Vescovo, la Madonna di Vladimir, ritrae Maria che tiene in braccio il Bambino e lo indica: “Maria ci porta sempre ad ascoltare suo figlio, Gesù”. E nel Vangelo il Maestro traccia le linee di comportamento: non sono permesse ambiguità, mezze misure. Parole che sembrano dure nel contesto attuale, dove “non c’è più una legge assoluta, ma un ventaglio di posizioni diverse, di posizioni molto soggettive, è quello che papa Benedetto XVI ha definito ‘il tempo del relativismo’, c’è il ‘forse’, ognuno si crea una propria morale”. Stiamo inseguendo modelli di comportamento estremamente liberi, giustificandoci dicendo “se lo fanno tutti…”.
Il contesto è quello di una libertà che sembra non essere ancorata a valori, alla morale. Il Vescovo ha citato il filosofo Jean Paul Sartre, che sottolineava la necessità di “zavorrare” la libertà: si salva solo se questa è disciplinata e finalizzata a qualcosa di più grande. Dio lascia all’uomo la libertà di scelta. Deve esserci però consapevolezza che “a ciascuno sarà dato quello che ha scelto”. Una scelta fra una via facile, che però porta alla morte, e una che sembra fatta di difficoltà, ma che porta alla vita. Tornando alle parole di Gesù sulla Legge, sui comandamenti, il Vescovo ha sottolineato che non c’è nulla di nuovo, ma, come ha evidenziato anche San Paolo ai Corinzi, la novità è che tra i comandamenti e noi ora c’è la figura nuova di Gesù crocifisso. E parlando dei giovani monsignor Sacchi si è chiesto: “In una società dove gli è concesso tutto abbiamo dei giovani felici?” e ha dato una risposta: serve nei loro confronti una maggiore disciplina, una autorità morale”. E ricordando il suo trascorso da parroco a Vigliano: “Ai giovani indicavo l’esempio della libertà in una mano, allo stesso tempo la mano può dare una carezza, può aprirsi per stringere altre mani o può chiudersi e diventare un pugno che può colpire, la scelta fra il bene e il male spetta sempre a noi”. “Senza fede profonda – ha poi rimarcato monsignor Sacchi – tutto diventa un peso insopportabile, ma ce la faremo, c’è lo Spirito che ci guida alla comprensione delle parole di Gesù. Preghiamo lo Spirito e Maria Immacolata che ci aiuti a essere fedeli a suo figlio Gesù”.
Al termine della Messa, il presidente dell’Oftal Emanuele Demaria ha ricordato che un gruppo di Casale era in pellegrinaggio in quei giorni a Lourdes e che l’Oftal era presente per le celebrazioni del 165° anniversario della prima apparizione. Demaria ha ringraziato tutto il personale Oftal, gli amici e i malati intervenuti. Ha inoltre dato l’annuncio ufficiale del pellegrinaggio diocesano a Lourdes (si andrà in pullman e in aereo), che si terrà da lunedì 24 a venerdì 29 aprile, presieduto dal Vescovo. Dopo il difficile periodo della pandemia, “ci aspettiamo che sia una ripartenza, un grande pellegrinaggio a Lourdes”.
“Vi aspetto – ha aggiunto il Vescovo -: è una bella esperienza di fede, preghiera, fraternità e amicizia”.