FRASSINELLO – Un’esperienza sul campo, nel vero senso della parola. Anzi, tra i filari! Con le maestre e i produttori vitivinicoli nei vigneti, per assistere e toccare con mano, in prima persona, il ripetersi di una tradizione del presente, che parte da tempi lontani.
La vendemmia, una delle fasi più importanti nella produzione del vino che, di certo, rappresenta un momento di forte unione e convivialità dove tutte le generazioni si riuniscono, dai più anziani ai più piccoli, con lo stesso comune obiettivo: staccare l’uva matura!
Raccolta a mano o con l’aiuto di macchine che scuotono i grappoli per farli cadere, è un momento di grande coinvolgimento esperienziale per tutti i sensi, dal tatto all’olfatto, dalla vista al gusto sino all’udito: il vigneto è uno scrigno tutto da esplorare!
È quello che hanno fatto gli alunni della primaria del Comune di Frassinello Monferrato, accompagnati dalle insegnanti, dal Segretario Zona Coldiretti Cristina Bigogno, dal Sindaco Federico Andreone e dal professor Daniele Trinchero del Politecnico di Torino, Presidente dell’Associazione “Senza fili senza confini” che si occupa di comunicazione metodologica per ridurre il divario digitale nelle zone rurali.
“I piccoli vendemmiatori sono stati ospiti dell’azienda Cascina Monzone che ringraziamo per l’ospitalità – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. E’ una memoria che trasmettiamo alle nuove generazioni, nell’ambito dei percorsi didattici che Coldiretti ha messo in pista già a partire da questo primo scorcio d’anno scolastico. Per noi è fondamentale dialogare con le giovani generazioni, fornire ai giovani allievi gli strumenti per conoscere e diventare consumatori consapevoli di domani. Ed è importante farlo con la giusta modalità, attraverso un linguaggio e un approccio comprensibile e formativo».
«Il mondo della coltivazione della vigna e il percorso dall’uva al vino, catturano sempre l’entusiasmo dei giovani interlocutori – ha aggiunto Silvia Beccaria, Responsabile provinciale Donne Impresa -. Questo ci dimostra continuamente che siamo sulla giusta direzione e che il ruolo della didattica agricola ha un ruolo molto importante nella loro formazione. Continueremo quindi su questa strada, sia con le lezioni di agricoltura in classe, sia con le visite nelle fattorie didattiche che, anche nel corso dell’anno scolastico 2023-2024, apriranno le porte ai giovani alunni, sempre con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza della realtà agricola territoriale».
“C’è un grande bisogno di conoscenza nelle giovani generazioni al quale l’agricoltura risponde con il progetto di Educazione alla Campagna Amica che permette ai bambini di fare un’esperienza diretta, senza la perenne mediazione di una multimedialità che rende virtuale ciò che è reale – ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. La formazione sul campo consente l’educazione ambientale attraverso la conoscenza della campagna con i suoi ritmi e l’alternanza delle stagioni, dell’ambiente naturale, della possibilità di produrre in modo sostenibile e della possibilità di produrre cose nuove come le energie rinnovabili. Si tratta di una pedagogia attiva, l’ ‘imparare facendo’, ossia attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, vendemmiare, trasformare, manipolare che privilegiano il contatto diretto con il mondo animale e vegetale”.