ALESSANDRIA (d.c.) – Si è spento all’età di 56 anni Pier Paolo Caniggia, funzionario della Provincia di Alessandria, ennesima vittima del Covid. Il suo cuore non ce l’ha fatta a sopportare l’intubazione e, pochi giorni dopo la sedazione è morto. Il virus lo aveva colpito, in una forma che poi si è dimostrata molto aggressiva, meno di un mese fa, era in lista di attesa per un tampone, ma è arrivato prima il ricovero. Prima ad Alessandria, poi a Tortona. Le sue preoccupazioni le aveva affidate alla rete con un post datato 5 novembre. «Si fa fatica, é tutto pesante ed esageratamente amplificato. “Sta brutta bestia” è bastardissima: prima stai bene e nonostante il ricovero, hai ottime prospettive. Poi, di colpo, ti arriva una mazzata da metterti in ginocchio e si ricomincia da capo. E poi, c’è anche l’aspetto psicologico: un filo sottilissimo che ti tiene appeso alla lucidità di cui si è capaci, ma che è sempre più teso e fragile: non si sa quando poter mettere il punto finale. State/stiamo attentissimi». Negli ultimi giorni aveva mandato agli amici gli ultimi messaggi e le ultime foto da whatsapp, quando indossava già il casco per respirare. Poi il veloce tracollo fino a domenica quando si è spento. Il Presidente della Provincia Gianfranco Baldi, che durante il suo mandato ne ha fortemente riqualificato la figura professionale, lo ha voluto accanto a sé nel progetto “Casa dei Comuni”, come coordinatore dell’assistenza tecnica ai comuni, motivo per il quale era molto conosciuto dalle amministrazioni locali. Nella lotta contro il Covid si è occupato nella prima fase della pandemia, della logistica e della distribuzione delle mascherine e dei DPI per tutto il territorio provinciale, in collaborazione con la Croce Rossa.
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