CASALE – Il grande cuore di Andino Bizzarro si è fermato.
Dopo esser stato ricoverato in dicembre in gravi condizioni per una polmonite e poi un infarto, con la degenza per più di un mese all’ospedale di Casale e poi in quello di Alessandria, a gennaio era tornato all’ospedale Santo Spirito con una lenta ripresa, per cui da una decina di giorni era stato dimesso ed aveva potuto tornare a casa, amorevolmente assistito dalla moglie Fernanda Novelli.
Purtroppo le condizioni di salute sono rapidamente peggiorate negli ultimi giorni e la morte è sopravvenuta alle 12,30 di giovedì 3 febbraio.
Andino aveva 85 anni e il 27 dicembre 2018 era stato Mons. Alceste Catella a celebrare all’Addolorata la S. Messa per il suo 60° di matrimonio con la Benedizione speciale del Santo Padre.
Andino desiderava tanto di poter partecipare ristabilito, alla commemorazione del glorioso fratello Arduino, patriota partigiano, trucidato da una banda fascista il 16-2-1945 nelle colline di Serralunga, e di cui Andino è stato per tutta la vita instancabile custode della memoria. Il Presidente Sandro Pertini conferì al martire della Libertà Arduino Bizzarro la Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria il 18-9-1984.
La commemorazione, che sarà il prossimo 22 febbraio con la presenza di don Luigi Ciotti, accomunerà nel ricordo il caro Andino.
Il Santo Rosario di Bizzarro sarà recitato stasera, venerdì 4 febbraio, alle ore 19 nella Chiesa parrocchiale dell’Addolorata, luogo in cui sabato 5 febbraio, alle ore 14,30, si svolgerà il funerale.
p.b.
Ricordo di Favretto su Andino Bizzarro
Vorrei ricordare Andino Bizzarro con poche parole, sono convinto che avrebbe apprezzato.
Negli ultimi cinquant’anni di vita pubblica e politica casalese la sua figura ha testimoniato l’antifascismo convinto, la coerenza ai principi della Costituzione, l’attenzione verso le classi in difficoltà, la linearità nelle scelte e nei rapporti fra le persone. Sempre nel ricordo del fratello Arduino, partigiano ucciso dai fascisti, ma non solo. Vorrei qui ricordare come, invece, la sua testimonianza fu una grande risorsa educativa e motivazionale per molti giovani: ogni anno partecipava a lezioni di storia resistenziale nelle scuole, nei convegni, nelle sezioni dell’ANPI e nelle manifestazioni.
La sua presenza era occasione di riflessione, di confronto diretto con una verità storica: la nostra Resistenza, quella vissuta nel Monferrato. Altri lasciano ricerche, scritti, Bizzarro ci lascia il pensiero e la tenacia di una testimonianza diretta.
Più volte mi ricordava quando, con la mamma, si recava a trovare il fratello Arduino rinchiuso alle carceri Nuove di Torino, nel braccio sorvegliato dai tedeschi-fascisti. Ricordava gli attimi della Liberazione, la sua presenza davanti al castello di Casale a festeggiare con tanti partigiani. Erano attimi dolorosi, molto attesi, unici, che feriscono e segnano ogni vita.
Grazie Andino, hai insegnato anche a me.
Sergio Favretto
Il ricordo dell’ANPI di Casale Monferrato
Caro Andino,
pensando a te ci vengono subito alla mente i racconti appassionati che facevi ricordando tuo fratello Arduino, tua mamma e le sofferenze che la tua e tante altre famiglie sono state costrette a patire durante il periodo del fascismo e della guerra.
La memoria storica che difendevi con forza per ricordarci sempre gli orrori della guerra, sono patrimonio condiviso della nostra associazione, che per te ha sempre rappresentato la casa degli antifascisti e delle antifasciste che si mobilitano per costruire una società giusta e di pace.
Sorprendeva la freschezza dei tuoi ricordi, dei tanti episodi che riportavi degli anni terribili del fascismo dove, però, dei giovani, tra cui tuo fratello Arduino, con coraggio avevano generosamente donato la vita per liberare l’Italia dal nazi-fascismo e costruire una società nuova fatta di libertà e non di oppressione, basata sulla solidarietà e non sull’individualismo, insomma più giusta.
I racconti che facevi dei partigiani e delle loro famiglie, gli aneddoti che permettevano di scoprire qualcosa di particolare delle loro storie, hanno contribuito a mantenere viva a Casale e nella provincia la memoria, che rimane, se usata correttamente, un forte antidoto contro la violenza nella quale, troppo spesso, l’umanità cade.
Alla lotta di liberazione, ai partigiani e alle loro famiglie hai dedicato tutta la tua vita di impegno politico e civile affinché queste storie, questa Storia, non si disperdessero.
La nostra sezione ha tutta l’intenzione di proseguire su questo cammino e sappiamo che ti farebbe piacere essere salutato con questa promessa: ora e sempre Resistenza!
Abbracciamo con tanto affetto la compagna di tutta la tua vita, tua moglie Fernanda, che sentiamo parte della grande famiglia ANPI, le vostre figlie e le loro famiglie.
ANPI Casale Monferrato
Il ricordo del PD di Casale Monferrato
“La scomparsa di Andino Bizzarro addolora profondamente le tante persone che fanno dell’impegno politico e della generosità uno stile di vita. Andino ha ricoperto incarichi importanti: è stato vicesegretario di sezione del PCI dal 1970 al 1979, ed è stato consigliere comunale anziano di Casale Monferrato nel Gruppo consiliare comunista.
L’antifascismo ha segnato la sua vita, sia per la vicenda biografica – il fratello Arduino, Medaglia d’oro al valor militare, fu partigiano vittima del nazifascismo a Serralunga di Crea – sia per il ruolo ricoperto dal 1980 al 1986 di presidente del Comitato Unitario Antifascista per la Difesa delle Istituzioni Repubblicane della Città di Casale Monferrato.
Andino portava con orgoglio la Medaglia al valore del fratello, e scaldava i cuori con i suoi racconti di vita e di lotta, invitandoci a non abbassare lo sguardo di fronte a chicchesia mettesse in discussione quei valori e quei principi. Invitandoci a non perdere le motivazioni e l’entusiasmo.
Se ne è andato quindi un grande amico, un grande combattente, una persona che tanto ha dato e che tanto lascia dietro di sé.
In questo giorno triste, il Partito Democratico si raccoglie intorno a Fernanda e alla sua famiglia”.
Partito Democratico – Casale Monferrato