CERRINA – Sabato 14 novembre, all’ospedale di Casale Monferrato dove era ricoverato da alcuni giorni, è morto in seguito alle complicazioni polmonari portate dal Covid Aldo Visca, 67 anni, sindaco di Cerrina dal 1987 ad oggi, escluso il mandato dal 1999 al 2004 quando non aveva potuto candidarsi a causa del vincolo dei 3 mandati. Oltre che sindaco di Cerrina era Consigliere provinciale in carica, eletto per 3 mandati come rappresentante della Valcerrina.
Agli inizi degli anni 2000 Visca fu fautore della costituzione della Comunità Collinare della Valcerrina, di cui fu il primo presidente, venendo a patti con gli altri sindaci per portare la sede a Cerrina. Ora la stessa si è trasformata in Unione Comuni della Valcerrina mantenendo la sede a Cerrina nei nuovi locali messi a disposizione del comune. Alla fine degli anni 90 entrò a far parte del Lions Club Valcerrina dove ricoprì le più alte cariche dell’associazione. Socialista convinto sin dalla giovane età, quando il partito socialista si sciolse emigrò nelle fila di Forza Italia, partito nel quale militava tutt’ora. Originario di Lussello, frazione di Villadeati, diplomato geometra presso la scuola statale di Asti, negli anni 70 venne assunto alla Patelec di Cerrina come semplice impiegato. Per alcuni anni fu delegato sindacale della UIL poi nel corso degli anni scalò i vertici dell’azienda sino a divenire dirigente. Nel corso dei suo lungo mandato da sindaco di Cerrina, il paese è progredito divenendo il principale punto di riferimento della vallata, dove si possono trovare tutti i servizi per la popolazione.
Con lui a Cerrina è arrivato il mercato domenicale, ha portato la sede dell’Usl, ha costruito il bocciodromo comunale, la piazza Marcandà (poi utilizzata per un certo periodo come sede del mercato), ha fondato la sede della CRI e la prima sede della protezione civile AIB Valcerrina. Ha creato dal nulla il centro sportivo di Cerrina Valle costruendo il bocciodromo coperto, il campo da calcio, il campo da tamburello ed il campo da tennis. All’alba degli anni 2000 Cerrina è diventato il paese più fiorente e più popoloso della vallata arrivando a quota 1600 abitanti. Grazie ai suoi contatti in Regione, agli inizi degli anni 2000 ottenne il finanziamento dalle Regione per il rifacimento della “Casa Forte” di Cerrina che era pericolante, ora sede della biblioteca. Fu sempre lui, nel corso del suo quarto mandato a ottenere i finanziamenti per realizzare il capannone comunale utilizzato come ricovero degli automezzi e della palestra comunale, edificati nel mandato successivo del Piva, opere che però erano già state progettate, approvate e finanziate dall’amministrazione Visca.
Persona pacata, non replicava mai alle polemiche degli avversari politici, cercando sempre di ricucire i buoni rapporti con tutti. Nel suo ufficio in comune riceveva sempre tutti i suoi cittadini, anche chi non lo aveva votato, cercando di risolvere nel limite del possibile i problemi di tutti, facendo in modo di concedere permessi e licenze che a volte parevano impossibili di ottenere. Lascia la moglie Anna Vangieri ed il figlio Vittorio.
Pier Carlo Cavallo