CASALE – Da anni l’artista casalese Giovanni Saldi aveva già in mente come scolpire e con che colori dipingere la scultura da dare al Maestro Carlo Verdone. L’occasione giusta si è presentata questo sabato, 23 ottobre, al Salone del Libro. Grazie all’invito ricevuto per visitare il salone del libro, lo scultore e pittore casalese è riuscito finalmente a incontrare uno degli attori italiani che ha segnato il linguaggio popolare italiano con le sue maschere tratte dalla realtà di personaggi realmente esistenti. Durante la conferenza per presentare il suo nuovo libro, l’attore ha raccontato aneddoti legati alla sua vita con momenti di grande divertimento ma anche di grande intensità e valore. Dopo la conferenza allo splendido Auditorium Giovanni Agnelli, Saldì, guidato dagli assistenti dell’attore e stato condotto nel backstage, dove è riuscito a consegnare la sua nota scultura itinerante dal titolo- FAMMI GIRARE LA TESTA-. Carlo Verdone piacevolmente stupito da questo omaggio, ha chiesto all’artista dettagli sul progetto, ravvisando immediatamente cromatismi che riproducono a un cielo al tramonto. Infatti il Maestro Verdone ama fotografare i cieli e le nuvole, da qui una sua mostra fotografica al museo Madre di Napoli con 42 dei suoi scatti fotografici. Saldì era rimasto affascinato da un’intervista nella quale l’attore parlava di nuvole, ed è proprio uno scatto fotografico di Verdone che lo ha guidato nel dipingere questa nuova scultura consegnata con successo. Dice Saldì ” è stato un incontro privato, di grade intensità nel silenzio degli spazi immensi e splendidi dell’Auditorium, sorpreso dal fatto che il Maestro mi chiedesse approfondimenti sul significato più profondo della scultura. Un momento di estrema qualità nel quale mi sono sentito valorizzato. Alla fatidica domanda che accompagna la scultura performativa “Cosa la emoziona, cosa le fa girare la testa?”, l’attore ha risposto in modo come sempre mai banale e profondo “Mi emozionano i colori dell’apparente casualità della natura e mi fanno girare la testa le misteriose atmosfere di alcuni paesaggi con nuvole che sembrano formare disegni che poi svaniscono sprofondando all’orizzonte”.
Nella foto l’artista Giovanni Saldì e la scultura ricevuta da Carlo Verdone.