CASALE – Negli anni ’50 e ’60 del secolo scorso era attivo a Casale un punto di aggregazione di tutti gli studenti delle scuole medie superiori e delle università articolato in due realtà molto vicine tra loro: MGS per gli studenti e FUCI per gli universitari. MGS e FUCI hanno sempre avuto sede in palazzi prestigiosi, inizialmente al piano nobile del palazzo Sannazzaro in via Mameli, poi al piano nobile di palazzo Anna d’Alençon in via Alessandria ed infine nell’ex sede e sala da ballo dello Juventus Club all’ultimo piano di un bel palazzo in via Lanza.
In queste sedi venivano rappresentate commedie, si tenevano discussioni e dibattiti, si preparava il cineforum, si ascoltava buona musica, si organizzavano feste, nascevano nuovi amori, si viveva intensamente e con impegno la propria gioventù e soprattutto si stava allegri. Tutti i giorni, da metà pomeriggio a sera, frequentavano questo circolo studentesco alcune centinaia di giovani con un animatore dotato di grande personalità e carisma: Aldo Ferrarino, prete, pittore e insegnante di religione nei licei.
Aldo Ferrarino ha compiuto il 16 febbraio, 89 anni e un gruppo di “reduci” di quegli anni ha voluto organizzare per lui una festa a sorpresa sabato scorso; è stato accompagnato da due amici alla trattoria Tre Merli di Due Sture per un piccolo pasto e una chiacchierata. Lì, inaspettatamente, ha trovato altri amici ad aspettarlo, in totale 28, venuti da tanti posti anche lontani dove ormai vivono da tanti anni e svolgono la loro attività lavorativa: oltre che dal casalese, anche da Napoli, da Aosta, da Milano, da Bergamo, da Biella, da Asti, da Modena. E’ stato un modo per questi 28 amici d’antan non solo per festeggiarlo ma anche per dirgli grazie per quanto ha fatto per più di una generazione di ragazzi, per averli presi per mano e fatti maturare per farli diventare persone capaci di ragionare, di valutare criticamente quello che accadeva intorno a loro e valutare le opinioni che sentivano esposte dagli altri.
Ha aperto loro la mente, con la lettura dei giornali, l’ascolto della musica, facendoli accostare al teatro e al cinema, aiutandoli a vincere la timidezza facendo fare loro rappresentazioni teatrali, piccoli spettacoli su testi umoristici talvolta scritti da loro stessi, dibattiti su ogni argomento. Ha dato la possibilità di incontrare e conoscere tutti quelli della propria generazione e in questi incontri sono nate molte amicizie e non pochi matrimoni.
Sabato Aldo è stato brillantissimo, dimostrando ancora una volta che a qualunque età si può restare sempre giovani, arguti, curiosi, brillanti, vivaci, come lui. Sabato tutti noi che eravamo a fargli festa in un clima di spensierata allegria, senza tristezza e senza nostalgia, perché ciascuno di noi vive anche gioiosamente il proprio tempo, e anche Aldo, forse fra tutti il più giovane nello spirito, siamo stati colpiti da un brivido, un’emozione, abbiamo ritrovato in un attimo l’amicizia tra ragazzini di cinquant’anni fa che non vedevamo da dieci, venti, trenta, quaranta e talvolta più anni. E ci siamo dati appuntamento per un prossimo compleanno e se non riusciremo a resistere così a lungo ci ritroveremo prima anche per un non-compleanno.
Pochi bali, come dicevamo allora a conclusione dei discorsi seri.