CASALE – Nel mosaico delle sconfitte cittadine si aggiunge un altro deludente tassello. Da Casale scompare l’Università con il suo Corso di Laurea triennale in Economia e Amministrazione delle Imprese, che viene traslocato nella sede universitaria di Alessandria. La notizia era nell’aria già da tempo, la conferma è arrivata, in forma ufficiale, mercoledì scorso in un incontro congiunto tra il Rettore dell’Ateneo del Piemonte Orientale Cesare Emanuel e l’Amministrazione Comunale con il Sindaco (e Presidente del Consorzio per gli studi universitari in Casale) Giorgio Demezzi, l’Assessore all’Università Emanuele Capra, il vice sindaco Beppe Filiberti, e con il prof. Severino Scagliotti, Presidente dell’Associazione di Imprenditori per la Promozione, lo Sviluppo e il Finanziamento della Cultura Universitaria in Casale. Le motivazioni del disimpegno vanno rintracciate nelle difficoltà a sostenere il costo di mantenimento del corso di laurea, a conclusione di un progetto avviato nel 2006 e che avrebbe dovuto avere una durata decennale. Sulla decisione ha certamente influito il recente decreto ministeriale del 30 gennaio scorso, che per un corso di laurea come quello attivato in città la didattica dovrebbe essere erogata da 12 docenti, di cui almeno 4 professori, almeno 9 docenti appartenenti a settori scientifico-disciplinari di base o caratterizzanti e un massimo di 3 docenti appartenenti a settori affini. Ed il risultato in termini finanziari per sostenere il corso di Economia e Amministrazione delle Imprese sarebbe di oltre un milione di euro l’anno. In conseguenza del provvedimento del ministro dovrebbero venire reclutati 4 professori, con un costo annuo di altri 360mila euro ed un ricercatore per altri 50mila euro, con un notevole aumento dei costi da abbinarsi alla riduzione dei conferimenti (Provincia di Alessandria e Fondazione Cassa di risparmio di Alessandria) già annunciati. Alla luce di tutto questo per il 2013/14 non saranno previste le immatricolazioni, ma saranno attivi il secondo ed il terzo anno, nel 2014/15 verrà attivato solo il terzo anno. Il Comune di Casale che già “contribuiva con ben 295 mila euro all’anno al mantenimento del corso universitario – ha spiegato il sindaco Giorgio Demezzi – con la nuova riforma e il disimpegno finanziario totale della Provincia di Alessandria, che versava una quota annua di 95 mila euro, e parziale della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, che passerebbe dagli attuali 150 mila a 75 mila euro” per mantenere il corso di laurea in città, dovrebbe sborsare qualcosa come 800 mila euro all’anno. “Un impegno economico troppo elevato – precisa Demezzi – soprattutto in un momento di crisi come quello attuale, dove i continui tagli statali, regionali e provinciali mettono in dubbio anche i servizi più essenziali”. Intanto per l’anno accademico 2013/14 non sono previste immatricolazioni, mentre restano attivi il 2° e il 3° anno, con la garanzia per gli studenti già iscritti di poter concludere il corso di studi iniziato a Casale. La disattivazione del corso di laurea viene compensata (?) dall’attivazione da parte dell’Università del Piemonte Orientale di un master, “per non spegnere del tutto – ha dichiarato il Rettore Cesare Emanuel – la fiammella della speranza nel futuro”. Il Master universitario di 1° livello in “Analisi e gestione di rischi da rifiuto contenente amianto per l’ambiente e la salute” è interamente finanziato dalla Regione Piemonte con 95mila euro, prevede l’iscrizione entro il prossimo 8 aprile con frequenza gratuita per la durata di un anno, e coinvolgerà i docenti del Dipartimento di Scienze ed innovazione tecnologica, della Scuola di Medicina e del Dipartimento di Giurisprudenza, Scienze politiche, economiche e sociali, coordinato da Caterina Rinaudo, ordinario di Mineralogia.
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