E’ in fase di attuazione l’importante fase di modernizzazione delle strutture tecnologiche della nostra redazione che cura “La Vita Casalese” e “La Grande Famiglia”.
Si completa l’integrazione e il potenziamento dei computer, che passano tutti al sistema Mac, con un ampliamento di potenza del server centrale e degli archivi e un rafforzamento delle difese contro le minacce più subdole dei virus.
Intanto tutto è pronto per la “digitalizzazione”, cioè del passaggio dalla realizzazione cartacea al disco informatico utilizzabile sul proprio computer, di tutte le nostre annate: per ora dal 1922. Tutto è nelle mani della Regione, già da molto tempo.
Prosegue anche la preparazione ad una adeguata presenza delle nostre testate in edizione informatica, per valorizzare le edizioni nelle consuete forme cartacee o informatiche agli abbonati.
L’importanza della comunicazione è fondamentale nella società globalizzata e anche la presenza in rete offre una maggiore visibilità ai nostri lettori, fidelizzati od occasionali.
Ringraziamo lettori, abbonati, inserzionisti e collaboratori per l’apprezzamento ai nostri giornali e rammentiamo ai ritardatari il rinnovo dell’abbonamento, che ci garantisce la libertà e il futuro.
Proprio 35 anni fa, il 4 marzo 1982 firmavo come direttore il primo numero de “La Vita Casalese” e tra qualche mese supererò come durata di impegno il record del mio predecessore don Evasio Miglietta.
E’ stato un periodo per me straordinario, che mi ha posto in un osservatorio privilegiato nella Chiesa, nella diocesi, nella società e con la gente, con la fiducia dei tre Vescovi che si sono succeduti: mons. Cavalla che mi chiamò e poi mons. Zaccheo e mons. Catella.
A tutti ancora: buona lettura!
d. paolo busto
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