SAN SALVATORE – Venerdì 30 giugno alle 21,30, presso il Parco Torre di San Salvatore Monferrato (in caso di pioggia l’incontro avrà luogo presso la Sala Polifunzionale, Palazzo Cavalli di San Germano, piazza Caduti), si terrà la presentazione del libro «L’immagine costretta, poesie di Alba Beccaria, incisioni e disegni di Amelia Platone», con introduzioni di Enrico Beccaria, Giorgina Bertolino, Elio Gioanola e Marida Faussone, edito da Serel-Stefano Termanini Editore, 2023. Interverranno Enrico Beccaria, assessore alla Cultura del Comune di San Salvatore Monferrato e vicesindaco, e Giorgina Bertolino, curatori della nuova edizione, Elio Gioanola, docente di Letteratura Italiana, scrittore, autore dell’introduzione, Eugenia e Rita Castellana, figlie di Amelia Platone, Stefano Termanini, editore, e porteranno la propria testimonianza Francesco Camurati, Roberto Barberis, Maria Enrica Verri, Ernesto Bertolino, Milvia Pozzo Palmisano, Costanza Zavanone, Giuseppe Beccaria, Rita Rossa, Margherita Vaira, Laura Della Valle, Riccardo Massola, Giovanni Tesio.
La presentazione della raccolta «L’immagine costretta» avverrà, in collaborazione con il Premio Roddi e la casa editrice, nel corso di una serata in onore di Alba Beccaria, a vent’anni dalla scomparsa, nell’ambito della rassegna culturale Notti d’estate al Parco Torre, organizzata dal Comune di San Salvatore Monferrato. Letture sono a cura di Fabio Prevignano, Luca Monti, Clara Ratti e Elisa Molina.
“L’immagine costretta”
«A distanza di vent’anni dalla scomparsa di Alba Beccaria – scrivono nell’introduzione Enrico Beccaria e Giorgina Bertolino, curatori della nuova edizione – abbiamo voluto ricordarla ripubblicando “L’immagine costretta”, la raccolta edita nel 1992, nata dalle poesie ispirate e accostate, pagina dopo pagina, alle incisioni e ai disegni della pittrice e amica Amelia Platone». Alba Beccaria nasce a San Salvatore Monferrato il 27 maggio 1926, prima di nove figli. Frequenta le scuole magistrali, ospite al Collegio Nostra Signora di Lourdes a Casale Monferrato. Qui, nel 1943, ottiene il diploma magistrale, e un anno più tardi consegue la maturità classica, da privatista. Nel 1945 si iscrive all’Università di Torino al corso di laurea in Lettere e Filosofia dove si laurea nel novembre 1949 con il professor Francesco Pastonchi, con una tesi su Cassio da Narni, Vescovo di Narni, vissuto a cavallo del XV-XVI secolo. Ottenuta la cattedra come insegnante di scuola elementare, nel 1953 si trasferisce a San Marzanotto, una frazione del comune di Asti. Fonda un «Centro di lettura», con l’attività del quale si propone di rendere la cultura e la frequentazione della letteratura e della poesia accessibili anche a chi non possiede una formazione scolastica e letteraria. Negli anni Sessanta, dopo il matrimonio con Gabriele Promontorio, Alba Beccaria comincia a pubblicare poesie e racconti, in particolare sulle pagine della rivista «La Provincia di Alessandria». Nel 1970, partecipa e supera il concorso per l’insegnamento alle scuole medie, diventando professoressa di ruolo, prima a Orbassano e poi a Torino, alla Scuola Giambattista Vico. Continua a scrivere, dedicandosi soprattutto alla poesia per l’infanzia e ottiene importanti riconoscimenti. «L’immagine costretta, poesie di Alba Beccaria, grafica di Amelia Platone», esce nel 1992 nelle Edizioni della Biennale Piemonte Letteratura di San Salvatore, la Biennale nata nel 1976 grazie all’allora sindaco Carlo Palmisano, al professor Elio Gioanola e a Gianfranco Pittatore. Nel 2000, Alba Beccaria entra a far parte della giuria del Premio Roddi, a cui, negli ultimi anni, si dedica con grande e fervido impegno. Muore il 23 luglio 2003, a San Salvatore, nella casa di famiglia a Salcido.
La scrittura poetica
«La scrittura poetica – scrivono Enrico Beccaria e Giorgina Bertolino – ha fatto parte della vita di Alba Beccaria fin dagli anni della giovinezza: uno strumento per accompagnare e decifrare pensieri, sentimenti, amicizie, accadimenti quotidiani, paesaggi dell’anima e luoghi reali. La poesia ha reso sensibile e acuto il suo sguardo sul mondo; ha alimentato e coltivato la sua magnifica cultura costruita nel corso della lunga carriera di insegnante e basata sul fitto intreccio tra letteratura, arte e musica, fra lettura, visione e ascolto». Amelia Platone, nata ad Asti il 31 ottobre 1927, era figlia di Felice Platone, primo sindaco di Asti nel dopoguerra. Comincia a disegnare appena adolescente. Conseguita la maturità classica, nel 1948 si iscrive all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, dove frequenta la scuola di Felice Casorati. Al corso di tecniche incisorie, con la docenza di Marcello Boglione e di Mario Calandri, scopre la xilografia e l’incisione su linoleum e consegue i premi Marco Avondo e Dino Uberti. In questo stesso periodo completa lo studio del pianoforte, diplomandosi al Conservatorio Antonio Vivaldi di Alessandria. Ad Asti, sua città, partecipa attivamente alla vita culturale: nel 1947 è tra i soci fondatori della Società Promotrice delle Belle Arti di Asti e del Circolo di Cultura. Per molti anni è socia della Permanente di Milano, della Società per le Belle Arti di Genova e del Gruppo Artistico Provinciale di Alessandria. Sono numerose le sue mostre personali, la prima delle quali ad Asti, presso la Galleria La Giostra (1951), quindi nel 1953 alla Bussola di Torino, nel 1954 alla San Matteo di Genova, nel 1957 alla Cairola di Milano. Dal 1959 al 1964 vive a Palermo, con il marito Domenico Castellana, quindi, rimasta vedova, torna in Piemonte, dove inizia l’attività di gallerista. Dal 1976 al 1985 è consulente per i Beni Artistici del Comune di Asti e per tre anni accademici insegna all’Utea, Università delle Tre Età, aperta ad Asti nel 1981. Presente in rassegne internazionali e in oltre 600 mostre collettive, prosegue la sua ricerca pittorica e segnica, documentata da numerose personali e antologiche. Muore ad Asti il 26 maggio 1994. Sostengono i curatori nell’introduzione: «Ripubblicare “L’immagine costretta”, il solo libro che Alba Beccaria abbia pubblicato in vita, curandolo in prima persona, in dialogo con Amelia Platone, secondo i consigli del professor Elio Gioanola e le indicazioni competenti del tipografo Roberto Barberis, è il modo per ricordare e ribadire le scelte che Alba ha compiuto nel 1992, dando la possibilità a chi legge di percepire il clima in cui è nata la raccolta». Rispetto alla prima edizione, «L’immagine costretta» del 2023, Serel-Stefano Termanini Editore, si arricchisce di nuovi contributi. Ripropone i testi introduttivi di Elio Gioanola e Marida Faussone e la sequenza delle tavole e delle poesie dell’originale, accompagnando l’insieme con nuovi scritti. Le biografie di Alba Beccaria e Amelia Platone scandiscono le tappe delle loro esistenze umane e professionali, il testo di Giorgina Bertolino affronta l’intimo dialogo tra immagine e parola su cui la plaquette è stata concepita.|
Per altre informazioni sul libro “L’immagine costretta” di Alba Beccaria e Amelia Platone: http://www.stefanotermaninieditore.it/portale/prodotto/alba-beccaria-e-amelia-platone-limmagine-costretta-poesie-incisioni-e-disegni-isbn-9788889401606/.