CASALE. La Diocesi di Casale celebra il Beato Luigi Novarese con una mostra itinerante sulla sua vita, che farà tappa nelle varie Unità pastorali. La mostra si compone di 6 grandi pannelli che consentono ai visitatori di interagire con foto, narrazione, testimonianze video, parole chiave per un “CruciBeato” interessante per i bambini. Casale è l’argomento centrale della mostra, descrivendo tutte le opportunità formative ricevute dal beato: i luoghi dell’educazione alla fede, le persone che l’hanno accompagnato nel percorso, le situazioni che ne hanno determinato le svolte ed i segni concreti dell’intervento divino.
La mostra sarà inaugurata oggi, giovedì 11 maggio, nel chiostro della chiesa di San Domenico, alle 18,30, alla presenza del vescovo mons. Gianni Sacchi e di autorità civili e religiose.
Il programma prevede la permanenza della mostra in San Domenico dall’11 al 15 maggio, poi si sposterà nella scuola media Negri, ex seminario minore, dal 16 al 19 maggio. Sarà quindi accolta nella chiesa del Valentino dal 17 al 25 maggio. Qui si ricorderà il giorno della sua guarigione miracolosa, avvenuta il 17 maggio 1931, con l’intervento della Madonna Ausiliatrice per intercessione di don Bosco. La mostra rimarrà nell’Unità pastorale n. 1 fino a settembre con una sosta al Santuario di Crea dal 29 luglio al 15 agosto. Verrà comunicato successivamente l’itinerario nelle altre Unità pastorali della Diocesi di Casale.
La mostra ci presenta un casalese che ha lasciato la sua città natale per recarsi a Roma, ove gli studi, il lavoro, l’esercizio del ministero sacerdotale, l’hanno portato a fondare un Opera per e con i sofferenti di quel tempo, di ogni tempo e di ogni parte dell’universo.
Possiamo visitare la mostra avvicinandoci alla vita del Beato liberi da preconcetti e desiderosi di cogliere il mistero attraverso gli eventi della sua vita. Essa è corredata di una introduzione con riferimenti storico culturali, che servono per contestualizzare il carisma e farne emergere la peculiarità.
Inoltre vengono messi a disposizione del visitatore foto, audio con la voce di Novarese che si racconta e testimonianze video di persone che lo amano tanto.
Per i bambini abbiamo pensato ad un percorso di visita più giocoso, attraverso il “Crucibeato” che aiuta a scoprire qualcosa in più su questo “nuovo amico”!
II Beato Luigi Novarese è l’uomo chiamato dal Signore, a Casale, ai primi del Novecento, per portare un messaggio di speranza ai sofferenti, perché:
“Dio custodisce e guida sempre il Suo popolo”.
Alla nascita del Beato Novarese troviamo la seguente situazione storica-culturale: il diciannovesimo secolo porta con sé conquiste ed interrogativi da risolvere.
La scienza e la tecnica danno un grande contributo all’umanità. La gente dalla campagna si porta verso i centri con fabbriche. Si vede un grande sviluppo delle città ove le fabbriche danno lavoro più sicuro ma con altri problemi che ne conseguono. La fede deve far conto con un mondo che si disincanta. La ragione prende il sopravvento, molti sono i motti tendenziosi tra cui: “L’uomo è artefice del proprio destino”.
La Chiesa verso la fine dell’Ottocento è impegnata nella missione “ad gentes” e trova istituti missionari pronti a varcare l’Oceano.
Finalmente abbiamo l’Unità d’Italia! L’ideale della Madre patria ha visto grandi personaggi di pensiero, impegnati nel perseguire questo ideale, ricordiamo Cavour con “Libera Chiesa in Libero stato” Novarese ne farà oggetto di studio per la tesi di laurea in Diritto Canonico.
Le ideologie minano i fondamenti della fede con movimenti di massificazione e le questioni politiche e di egemonia tendono a creare dei presupposti per guerre di carattere mondiale.
In questo frangente eccogli interrogativi che nascono dal cuore dell’uomo cercando una risposta: Chi è l’uomo? La vita è sacra? Dove sei Dio? Perché la sofferenza, il dolore, la malattia? Che senso ha la nostra esistenza? Perché lo sfruttamento? Dove è il rispetto umano? Come possiamo trovare la pace nell’uomo e tra i popoli? Cosa è la libertà?
Sono interrogativi ai quali monsignor Novarese ha cercato di dare risposta con la propria opera a favore proprio dei malati e dei sofferenti, fondando il Centro Volontari della Sofferenza, i Silenziosi operai della Croce, la Lega Sacerdotale Mariana e i Fratelli degli ammalati. Un’opera che prosegue ancora oggi e che è attiva non solo in Italia.
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