Al mattino presto del 4 gennaio 1999, mentre stavano per dimetterlo dall’ospedale dove era stato ricoverato subito dopo Natale per un infarto, moriva serenamente Mons. Carlo Cavalla, che era stato Vescovo di Casale dal 1971 e si era ritirato per raggiunti limiti di età nel 1995, andando ad abitare in Seminario. Aveva 79 anni e mezzo. Sono passati 15 anni dalla sua morte e il suo ministero pastorale è stato intenso e fecondo. La sua famiglia aveva avuto quattro figli sacerdoti: Vincenzo, Vescovo di Acerenza, morto nel 1954 a soli 52 anni e Carlo Vescovo di Casale dopo un lungo percorso come assistente della Gioventù femminile di A.C.; e due fratelli sacerdoti, uno diocesano e l’altro missionario salesiano. Lo zio mons. Mezzadonna rivelò che don Bosco aveva benedetto i suoi genitori, predicendo che i loro figli sarebbero stati tutti sacerdoti. Mons. Cavalla attuò il Concilio con il XXVII Sinodo diocesano nel 1985, uno dei primi in Italia che fu di modello per gli altri, costituì il Gruppo delle Assistenti Pastorali, ridusse le Parrocchie da 148 a 115, ebbe una cura particolare per la formazione dei sacerdoti e per il seminario.Di profondissima cultura (era laureato in Lettere) aveva una profondità omiletica straordinaria. Lo ricordiamo con affetto e riconoscenza, nella Messa in Duomo il 4 gennaio alle 15,30, presente l’urna di don Bosco.
p.b.