CASALE – Una città “chiusa” e una maxi catena umana come forma di protesta dopo la sentenza della Corte di Cassazione che annulla senza rinvio gli atti del Processo Eternit. Centinaia gli sms che circolano in queste ore fra i cittadini di Casale con questa proposta. «Quante volte ci devono ancora uccidere? Chiudiamo Casale: scuole, negozi, uffici, fabbriche. Questa mattina, giovedì 20 novembre, dalle 10 scendiamo nelle piazze e nelle vie e formiamo un’enorme catena umana che ci tenga uniti». Ritrovo in piazza Mazzini. Presente anche il sindaco di Casale Titti Palazzetti, con gli Assessori della Giunta.
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