Domenica 21 aprile – IV domenica di Pasqua – celebriamo la 50ª giornata di preghiera per le vocazioni. Mi è caro annunciare, in questa occasione, che la nostra Chiesa diocesana avrà il dono grande dell’Ordinazione diaconale di un nostro giovane seminarista; sabato 18 maggio – nella Vigilia di Pentecoste, alle ore 21, in Cattedrale – ordinerò diacono Gabriele Paganini della parrocchia di Oltreponte. La vocazione propria del diacono è quella di servire per sempre il Signore, la Chiesa e i poveri. Come vorrei che l’evento di questa Ordinazione diaconale suscitasse nel cuore di tanti giovani l’inquietante ma affascinante interrogativo sul senso della vita e sul come orientarla nel futuro a quelle mete che non sono decise solo da noi ma da Dio, a cui vale la pena affidarsi senza riserve e timore. Cari giovani in questo tempo complesso e difficile in cui sembra che la fede arretri nel cuore e nella vita di tanti, voi siete chiamati a testimoniare la bellezza e la gioia di credere in Cristo e di seguirlo ponendovi a servizio del suo Regno e della sua Chiesa. “Che cosa vuoi Signore da me?”: questo è l’interrogativo che deve raggiungere il vostro cuore. Vi assicuro che Cristo non solo vi risponderà, ma vi indicherà quella via che ha scelto per ciascuno, perché lui vi ama uno a uno e vi stima capaci di puntare in alto verso ideali grandi e non mediocri. Abbiate il coraggio di rendervi disponibili a quella gratuità del dono di sé che spaventa solo chi teme di perdere se stesso, il proprio io orgoglioso e un po’ egoista, e non si accorge che solo amando si è amati, solo cercando si trova il tesoro della vita, solo scommettendo su traguardi impossibili si incontro Dio che ti innalza su ali d’aquila verso le vette della santità. A voi genitori, sacerdoti ed educatori, dico: abbiate fiducia nei ragazzi e giovani mettendovi sinceramente in ascolto di quanto vi dicono con le parole e prima ancora con i fatti e le scelte di vita; fate in modo che prendano la parola nella comunità e non restino muti o estranei ma assumano le loro responsabilità. Non camminare né davanti né dietro di loro, ma fianco a fianco, come in cordata, compagni di strada, mostrando con l’esempio coerente e discreto di uno stile di vita evangelico come Cristo sia fonte di forza, di speranza e di servizio. E infine, a voi comunità cristiane tocca favorire quell’ambiente entro cui la vita buona e fraterna di sperimenta insieme nei momenti forti della fede celebrata e vissuta nell’Eucaristia domenicale, in primo luogo, e poi nell’impegno solidale verso chi è povere, sofferente e ultimo nella società. Maria santissima Regina di Crea ci conforti con la sua protezione e ci guidi sulla via della fede e del servizio che Lei per prima, nella sua giovane età, ha sperimentato e di cui si è fatta modello e guida per tutti i discepoli del suo Figlio.
+ Alceste Catella, vescovo