CASALE – “La Resistenza fu una guerra di popolo, oltre alla lotta armata fu una lotta di contadini che a rischio della vita aiutarono i partigiani, fu una guerra di donne-staffette che trasportarono armi o messaggi, fu una guerra di anziani che diedero ospitalità e protezione a chi combatteva per la libertà” questa la sintesi dell’intervento del senatore e presidente nazionale Anpi Carlo Smuraglia oratore ufficiale della cerimonia di commemorazione che ha ricordato il 70° dell’eccidio della Banda Tom da parte dei nazifascisti.
“La verità storica va tramandata ai giovani – ha ricordato il sindaco Titti Palazzetti – ribadendo il ruolo dei fascisti nella cattura della Banda Tom, delatori che portarono i tedeschi sul luogo della cattura, ricordando allo stesso tempo i valori di democrazia e giustizia per cui i giovani della Banda Tom morirono, che devono guidare i ragazzi di oggi in una società che faccia della solidarietà e dell’accoglienza i suoi punti di forza”. Per l’occasione i “Pedalatori Resistenti” degli Amicibici di Fiab Monferrato affiancati da ciclisti di Alessandria hanno percorso in bicicletta il percorso da Casorzo a Casale, lo stesso percorso che Ontonio Olearo e i suoi compagni furono costretti a percorrere, portati a Casale, poi torturati e trucidati in Cittadella. Durante la commemorazione, a cui hanno preso parte decine di sindaci del territorio, centinaia di studenti, numerosi insegnanti e cittadini, il presidente del Comitato Unitario Antifascista Germano Carpenedo ha dato notizia di due importanti novità: la creazione del monumento alla Banda Tom, con progetto di Luigi e Paolo Bigatti, e la nascita in città di un Museo della Resistenza. La cerimonia si è svolta domenica scorsa con ritrovo davanti a palazzo Sangiorgio, in via Mameli, poi corteo fino al Duomo con funzione religiosa, poi orazione ufficiale al Municipale e di nuovo in corteo per raggiungere la Cittadella dove sono state deposte corone sul luogo della fucilazione.
Roberto Saracco
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