SAN SALVATORE – I Carabinieri della Stazione di San Salvatore hanno denunciato per furto aggravato in abitazione, commesso nei confronti di un anziano e con destrezza, due cittadini italiani, un uomo di 24 anni e una donna di 43 anni, entrambi pluripregiudicati, anche per reati specifici, residenti in provincia di Asti. Ingentissimo il bottino: oltre 220 mila euro. Ai primi di aprile i due si presentavano nell’abitazione di un pensionato ottantenne di Castelletto Monferrato dicendo alla vittima di essere tecnici dell’Acquedotto del Monferrato che dovevano eseguire dei controlli.
Per trarre in inganno il monferrino i due avevano un oggetto tra le mani che poteva sembrare un rilevatore per eseguire delle verifiche e facevano credere all’uomo che doveva aprire la cassaforte per spostare i preziosi contenuti in modo che non venissero danneggiati.
I ladri, approfittando della distrazione dell’uomo che aveva preso tutti i preziosi dalla cassaforte, si impossessavano dei gioielli e di 25 chili d’argento e scappavano dalla casa a bordo di un’auto.
Alla vittima a quel punto non restava altro che presentare la denuncia ai carabinieri del posto e fornire una descrizione dei due ladri.
I militari mostravano così alla vittima numerose fotografie di persone con precedenti penali specifici per furti di quel genere, comprese quelle dei due ladri. L’uomo riconosceva come i due autori del furto proprio l’uomo e la donna che erano stati a casa sua che venivano così denunciati all’Autorità Giudiziaria per furto con destrezza. Della merce rubata però nessuna traccia. Dalla stazione dei carabinieri di San Salvatore parte un accorato appello: “Non bisogna mai aprire la porta a nessuno, la prima cosa da fare in queste situazioni è prendere tempo e allertare subito il centralino del 112. E’ meglio una verifica che risulta senza problemi che dover intervenire a reato consumato”.
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.