VERCELLI – Dopo 17 anni, 13 sentenze (6 del Tar, 4 di Giudici ordinari e 3 di Cassazione), ma soprattutto circa 300 mila euro dei contribuenti casalesi di spese legali, è terminato il contenzioso tra palazzo San Giorgio e l’ex segretario comunale di Casale Eugenio Ubertazzi.
La tormentata vicenda giudiziaria, fatta di provvedimenti, ricorsi, sentenze, appelli, nuovi provvedimenti, denunce e perquisizioni, è iniziata nel 1998 dopo la sostituzione da parte del sindaco Riccardo Coppo dell’allora segretario comunale Ubertazzi, con la dottoressa Vincenzina Giaretti che – secondo Ubertazzi e la recente sentenza del Tribunale di Vercelli – non aveva i titoli per ricoprire il ruolo di Segretario di 2ª classe.
Immediato il ricorso al Consiglio di Stato che, il 24 dicembre 1998, rimise Ubertazzi al suo posto. Qui nacque una vera e propria battaglia politico-giudiziaria tra Ubertazzi e la Giunta Coppo che, sfruttando un decreto interpretativo del Governo D’Alema (che interessava alcuni casi in Italia), nominò nuovamente il segretario Giaretti. Nomina poi confermata, nel 1999, dalla Giunta Mascarino. Intanto la battaglia giudiziaria proseguì tra ricorsi e carte bollate, prima di arenarsi per circa 12 anni nella cancelleria del Tar del Lazio, durante i quali viene modificata la giurisdizione sul pubblico impiego. La pratica venne quindi inviata al Tribunale di Casale dove stazionò per altri 4 anni e poi a quello vercellese dopo la chiusura del palazzo di giustizia casalese.
Ora finalmente la dottoressa Baici ha messo la parola fine a questa lunga vicenda giudiziaria, dando ragione ad Ubertazzi e dichiarando nulli tutti i provvedimenti delle varie amministrazioni che nominarono la dottoressa Giaretti. Il Comune, quindi, dovrà risarcire ad Ubertazzi circa 60 mila euro, come differenza tra quanto guadagnato in quegli anni, con altri incarichi, dall’ex segretario e quanto avrebbe dovuto percepire se fosse rimasto a palazzo San Giorgio; più le spese legali. A questo punto spetterà alla Corte dei Conti determinare gli eventuali responsabili del danno erariale.
Proprio per evitare questo tipo di responsabilità, difficilmente la Giunta Palazzetti presenterà ricorso contro la decisione del tribunale vercellese che rischierebbe di aumentare a dismisura gli interessi sul risarcimento e le spese legali.
Ma lo scenario più preoccupante è il rischio che qualunque diretto interessato, impugni qualunque contratto rogato o delibere del Comune dal 1999 al 2004 controfirmati dal Segretario Giaretti, fermo restanto il principio di conservazione dell’azione della pubblica amministrazione e le eventuali prescrizioni.
Dario Calemme
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