CASALE – Dopo un primo periodo di accoglienza da parte degli insegnanti, con ripasso e recupero delle conoscenze di base della scuola media e un graduale inserimento nei ritmi della scuola superiore, le classi prime “Io studio 3.0” del corso Turismo dell’Istituto Superiore “Leardi” hanno avviato la sperimentazione di una didattica mista, tradizionale e digitale, in alcune delle discipline del corso.
Gli studenti saranno certo nativi digitali, abili utenti di Facebook o Instagram, ma non è detto che sappiano fare un uso consapevole della tecnologia. Quindi, i primi passi con i tablet forniti alle classi hanno riguardato la ricerca guidata di termini, concetti o località geografiche sotto la sorveglianza del docente: in questo modo gli studenti hanno acquisito competenze per vagliare le informazioni reperibili sul web e individuare le sempre più diffuse “fake news”.
Le attività multimediali non si sono arrestate a questo. Per le lezioni di “Economia aziendale” gli alunni hanno avuto accesso alla classe virtuale creata sul portale didattico “Edpuzzle”, il quale permette la fruizione di video, mappe concettuali e documenti direttamente a casa: si tratta di un’integrazione alla didattica tradizionale e non una sua sostituzione, perché il libro di testo resta uno strumento di apprendimento fondamentale.
Attraverso un percorso didattico flessibile, gli studenti hanno analizzato diversi video aziendali (per esempio sulla Ferrero e sui processi produttivi della cioccolata spalmabile più famosa del mondo). Una menzione va riservata al filmato sul processo produttivo della multinazionale casalese “Buzzi Unicem”, il quale ha permesso ai ragazzi di comprendere concretamente il concetto di “sostenibilità ambientale”. L’insegnante ha corredato i video di questionari, per far riflettere gli studenti sulle immagini e sui termini usati, facilitando la comprensione di che cosa sia veramente un processo produttivo, come avvenga l’uso delle materie prime e che cosa significhi il concetto di “imprenditorialità”.
“Il vantaggio è poter imparare attraverso approcci differenti, che uniscono la spiegazione in aula a video e quiz divertenti, con una tecnologia che di solito noi ragazzi usiamo per lo svago” dice Marta Musso della 1aB Turismo.
La didattica mista permette inoltre di fare semplici ma significative “incursioni” nel mondo del turismo, anticipando i contenuti specifici del triennio ed analizzando la comunicazione utilizzata dalle imprese nei video aziendali.
Redazione “Leardi”
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