CASALE – Sempre più audaci, sempre più intraprendenti e pronti a truffare, per lo più persone anziane.
L’ultima trovata è quella della truffa telefonica di un presunto incaricato della cancelleria del Tribunale. Un parroco monferrino i giorni scorsi ha ricevuto due telefonate che a dire di chi chiamava erano effettuate dalle cancellerie dei tribunali di Roma e Milano.
“Caro signore a suo carico c’è una ingiunzione di pagamento per il mancato versamento di un abbonamento, per evitare che la situazione possa peggiorare e si arrivi anche al giudizio ci sarebbe la possibilità di conciliare” era l’insolita proposta che concludeva con una richiesta di ben 2500 euro.
Il religioso monferrino ha subito capito che c’era un inghippo e non è caduto nella trappola invitando chi telefonava di fare riferimento al suo avvocato.
“Dopo alcuni giorni una seconda chiamata, questa volta dicendo che era dalla cancelleria di Milano, e sempre con la stessa richiesta” dice il don che come nel primo caso ha delegato il suo legale a seguire la questione.
“A distanza di alcuni giorni non mi è pervenuta nessuna citazione da Roma e nemmeno da Milano e nessuno ha contattato il mio avvocato” precisa il don che avvisa chiunque possa ricevere simili telefonate di non dare indicazioni e precisare di fare riferimento ad un legale o meglio ancora alle forze dell’ordine. Intanto i carabinieri di Casale sono riusciti a ritracciare e denunciare un astigiano di 22 anni, già noto alle forze dell’ordine, che a metà settembre aveva tentato e messo a segno una truffa a Casale Popolo. Fingendosi un operaio dell’acquedotto era entrato nella casa di due anziani con la scuse del mercurio nell’acqua: “C’è del mercurio nell’acqua potabile. Se avete dell’oro in casa mettetelo al sicuro in quanto i vapori sprigionati dal contatto del metallo con l’acqua li danneggiano”. E una volta tesa la trappola è riuscito a portare via diversi oggetti d’oro e anche 250 euro in contanti.
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