CASALE – Una vita in salita. Che si è chiusa a 50 anni nel buio di una sera di fine ottobre sulla provinciale che da Valenza porta a Casale, già segnata nel corso di decenni da altri incidenti mortali. E’ quella di Pasquale Albrizio, classe 1964, che venerdì sera poco dopo le 19 viaggiava su una moutain-bike, gli accertamenti dei carabinieri appureranno se era probabilmente senza luci, investito da una Clio condotta da Noemi Llipis Cuixarte, 52 anni, di origini spagnole, residente a Borgo San Martino, che non si sarebbe accorta della presenza del casalese. Verso le 18 era stato notato in viale Ottavio Marchino, vicino al Sacro Cuore, poi deve aver preso la sua bici e si è diretto sulla Casale-Valenza. Negli ultimi tempi in diversi avevano notato la sua presenza su quella strada, a volte anche al buio. Stava rientrando quando ancora nel comune di Borgo San Martino, in prossimità della Bologna, è stato travolto mortalmente. Indossava il suo solito giubbone marrone, a volte in testa anche un berrettone grigio. “Pasqualino” come era anche conosciuto per la sua struttura esile era nato e vissuto nella parrocchia dello Spirito Santo. Dopo le scuole dell’obbligo aveva iniziato una vita piena di traversie. Poi era stato ospite di una comunità per provare a ricominciare. Era solito far riferimento ai parroci della città più vicini ai bisognosi. Era anche seguito dalla Caritas. Dopo l’incidente la salma è stata trasportata alla camera mortuaria dell’ospedale Santo Spirito. Lascia la mamma, due sorelle e un fratello. Le esequie verranno celebrate nella parrocchia dello Spirito Santo. E’ il secondo ciclista che perde la vita sulle strade monferrine in poco meno di due mesi.
Roberto Saracco
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