CASALE – Il ripristino dei trasporti ferroviari continua ad interessare l’Amministrazione di Casale e quell’inedito consesso di esponenti di società civile, istituzionali e referenti tecnici del settore. Nell’ultimo incontro organizzato per discuterne erano presenti il Sindaco di Casale Titti Palazzetti, la dottoressa Alessandra Rossi dell’università del Piemonte Orientale di Vercelli, Giovanni Spinoglio presidente collegio geometri, Luigi Ferrando della Uil, Luciano Bertolotto della Cisl, Luca Lifredi consigliere comunale di Crescentino, Riccardo Calvo (dirigente dell’Istituto scolastico Balbo-Lanza), Nicoletta Berrone (dirigente del Leardi), Riccardo Rota (dirigente Sobrero), Marco Rossi assessore al bilancio del Comune di Casale, Johnny Zaffiro e Piera Saccaggi di CasaleBeneComune, promotori principali dell’incontro.
Assente – giustificata – Valeria Olivieri Sindaco di Occimiano e presidente dell’Associazione dei Comuni del Monferrato. Alla presenza di nuovi interlocutori si è consolidato e ampliato il fronte impegnato nella riconquista dei collegamenti ferroviari da e per Casale. Le argomentazioni addotte nei precedenti confronti sono state ribadite (in sintesi la necessità e la praticabilità del ripristino delle linee Casale – Vercelli, Casale – Mortara) e sono state, per comune approccio, riportate in un contesto di maggior respiro da un lato, per l’attenzione posta sulle implicazioni educative, lavorative, turistiche di Casale e di tutto il Monferrato, ma anche di specifica analisi delle singole tratte. In pratica, la sospensione delle linee ha penalizzato la fruizione di molti servizi sia a Casale sia a Vercelli, la cui università, ad esempio – come ha ricordato la dott.ssa Rossi – è aperta anche il sabato, giornata in cui non ci sono collegamenti. Prima di lei, anche Riccardo Calvo, preside del Balbo e del Lanza di Casale aveva riferito delle difficoltà di raggiungere le scuole il sabato. Da tempo il sabato è giornata di studio e di lavoro, ma ancora trascurata nella pianificazione dei trasporti. Altro problema molto sensibile è il costoso disagio ai danni dei pendolari che utilizzano treno e bus, mezzi non integrati e dunque utilizzabili con doppio biglietto (perché l’autobus è “sostituivo” del treno). Temi, questi, che i casalesi ben conoscono e sui quali proprio con la cittadinanza si vuole definire la messa in pratica, invitandola all’assemblea pubblica che si terrà alla fine di giugno e la cui data comunicheremo con successiva nota. Questo metodo di progettazione potrebbe inaugurare una nuova, positiva fase di protagonismo della nostra città, che dalla collocazione periferica regionale deve riconquistare lo spazio e l’accessibilità che merita. Per favorire la partecipazione dei cittadini di Casale e dei paesi limitrofi – fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi – riportiamo di seguito alcuni stralci dello studio esposto da Marinoni, tecnico di Associazione Ferrovie Piemontesi di Torino: «Tutta la rete afferente Casale è pronta all’utilizzo con l’eccezione del collegamento su Asti interrotto a Ozzano, e ne è esercito meno di un terzo nonostante le relazioni che raggiungono Vercelli e Mortara siano anche rinnovate negli impianti, rettilinee e molto veloci… La non elettrificazione non costituisce pregiudizio, perché… tutti i percorsi afferiscono a basi di rifornimenti Trazione Diesel, come Alessandria e Pavia, e manutenzione (Pavia), direttamente collegate allo scalo casalese. È sufficiente, in una prima fase, istituire un collegamento navetta cadenzato che si inserisca nel nodo 30 di Mortara… Lo stesso vale per la linea Casale-Vercelli di cui si può pensare a un iniziale servizio navetta in coincidenza con i treni RV Torino-Milano a vercelli e in coincidenza con i treni da e per Alessandria nel capoluogo monferrino… Momento essenziale è la riattivazione delle linee oggetto dell’istanza con il prossimo orario in vigore dal dicembre 2016, lasciando al periodo immediatamente successivo una ridefinizione dell’esercizio della rete ottimale e con il ripristino del ruolo di nodo di Casale».
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