CASALE – È tornata in libertà la moglie di José Pereira da Costa, l’uomo che lo scorso 3 gennaio aveva ucciso in Brasile l’imprenditore casalese Fabio Campagnola, 52 anni. La donna, Karla Cavalcanti, era stata subito arrestata con l’accusa di aver istigato il marito a sparare all’imprenditore monferrino. Fabio Campagnola si era trasferito in Brasile 12 anni e abitava a Marechal Deodoro, nella regione di Maceiò, dove lavorava nel settore della ristorazione. Dal 2013 gestiva la gelateria «Il Meneghino» e da tre anni era anche socio di un’altra attività. Lo scorso 3 gennaio era stato ucciso con due colpi di pistola al termine di una discussione per futili motivi (sembra per il posizionamento di un carretto di dolci davanti al suo locale) da Pereira da Costa, 59 anni, militare in pensione. La donna ha lasciato la prigione nel pomeriggio di martedì. Il tribunale ha accolto la richiesta di scarcerazione motivando il fatto che la sua libertà non pregiudicherebbe le indagini. Disposte alcune misure cautelari: non potrà avere contatti con i familiari della vittima o recarsi al Marechal Deodoro, luogo dov’era avvenuto l’omicidio e non dovrà inoltre assentarsi dal distretto di União dos Palmares, dove risiede, per più di otto giorni senza preavviso. Una decisione che preoccupa l’avvocato alessandrino Claudio Falleti, legale della famiglia della vittima.
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