DONETSK – Leggere il suo curriculum e ripercorrere le tappe della sua carriera, è un’esperienza da pelle d’oca. Vuoi perchè il prof. Agostino Tibaudi rappresenta un’assoluta eccellenza del nostro territorio, vuoi perchè nella sua strada ha incrociato i più grandi del calcio italiano. Non solo giocatori, ma anche allenatori e presidenti che hanno scritto pagine importanti dello sport più bello del mondo. Trent’anni di professione, 25 da preparatore professionista, gli ultimi 21 in Serie A in top club italiani ed europei: numeri che fanno rabbrividire e che delineano il profilo di un professionsita di altissimo livello, che non lavora solo sul campo, ma anche dietro alla cattedra. Oltre a collaborare con tre Università, infatti, il Prof. Tibaudi è anche docente ai corsi per Allenatori Professionisti di Coverciano, oltre che autore di molti libri. E in questi anni ha visto passare davanti a sé tutti gli allenatori abilitati per la gestione di squadre dalla Serie C alla massima serie. Tra questi uno degli “allievi” migliori è stato sicuramente Roberto De Zerbi che due anni fa ha poi ritrovato a Sassuolo e con il quale si è creato un forte legamen professionale. Scorrendo il dito nel suo ricco curriculum, negli ultimi 20 anni ha lavorato al Milan con i misters Zaccheroni, Maldini, Terim e Ancelotti e al Chelsea con Claudio Ranieri. Poi due stagioni al Krylia Sovetov in Russian Premier League, del presidente Abramovich. Ritorno in Italia al Torino e poi ancora tanta Serie A con Sampdoria (Novellino, Mazzarri, Del Neri e Di Carlo), di nuovo Milan con mister Allegri e il Parma con Donadoni. Nel 2015 il ritorno alla Sampdoria come collaboratore di Zenga, Montella e Gianpaolo. Gli ultimi anni li ha trascorsi al Cagliari (con Rastelli e Lopez), prima di approdare al Sassuolo di mister Roberto De Zerbi. Il forte legame che si è creato con l’allenatore bresciano, ha fatto sì che Tibaudi, qualche mese fa, decidesse di lasciare il club neroverde per approdare allo Shakhtar di Donetsk in Ucraina.
Dopo meno di 15 giorni di vacanze, lunedì 15 giugno Tibaudi è già volato in Ucraina per iniziare la preparazione e dopo una settimana di lavoro al centro sportivo di Kiev, la squadra è volata in Austria per il ritiro. Il campionato inizierà già ad agosto, anticipato dalla finale di Supercoppa e dai preliminari di Uefa Champions League.
Prof., da quell’esordio in C1 con il Casale, nel 1990, ne è passato di tempo. In questi anni hai avuto modo di lavorare con grandi campioni e grandi professionisti: chi vuoi ricordare?
Aggiungerei anche con grandi presidenti: Berlusconi, Abramovich, Garrone e Squinzi. Passando ai giocatori mi inorgoglisce ricordare i Campioni del Mondo: Petit e Desailly, Dida, Roque Junior e Leonardo. E sopratutto i Campioni del Mondo del 2006 con l’Italia Gattuso, Pirlo, Inaghi e il Pallone d’Oro Andriy Shevchenko. Mi sarebbe piaciuto molto, invece, poter allenare insieme Antonio Cassano e Francesco Totti.
Tra i tuoi allievi hai avuto anche mister Roberto De Zerbi che in questi ultimi due anni hai ritrovato a Sassuolo. Che rapporto c’è con lui?
Abbiamo instaurato un ottimo rapporto professionale, già dal Corso Allenatori UefaPro e poi il campo ha dimostrato tutto il suo valore. Tant’é che è la prima volta nella mia carriera da professionista, che ho deciso di seguire un allenatore. Il suo progetto è ambizioso e quando mi ha proposto di seguirlo in Ucraina ho accettato senza esitare.
Come saranno le date della tua prossima stagione?
Sono due anni che a causa del Covid le pause estive sono ridotte al minimo. E quest’anno per noi sarà ancora più dura visto che in Ucraina il campionato inizia già a fine luglio. Il 24 luglio ci sarà la finale di Supecoppa contro la Dinamo e poi ad inizio agosto inizerà campionato e preliminari di Champions League.
Stai seguendo la Nazionale agli Europei. Come vedi i tuoi, ormai ex, giocatori del Sassuolo?
Sono molto contento di vedere che giocatori come Domenico Berardi, Manuel Locatelli e Giacomo Raspadori, siano tenuti molto in considerazione da mister Mancini e che siano tra i protagonisti di questa Nazionale.
Con Manuel c’è un rapporto speciale. In questi anni mi è piaciuto moltissimo seguirlo da vicino, nella sua evoluzione, e quindi sono il primo ad essere contento delle prestazioni attuali.
Hai lavorato in Italia e nel mondo, ma hai sempre tenuto stretto il contatto con il territorio e con tanti amici.
Si, in qualunque regione o nazione abbia lavorato ho sempre trovato il modo per tornare a casa con regolarità, per incontrare a cena gli amici di sempre e restare aggiornato su Casale e calcio locale. Dirigenti e allenatori con i quali ho incrociato il mio cammino e con i quali mi piace confrontarmi. Sono un appassionato di calcio locale e la domenica non manco mai di ascoltare le radio e leggere i giornali del territorio, per restare aggiornato su tutti i campionati della provincia di Alessandria, dalla Terza categoria alla serie D.