VALENZA – Morire dal ridere giunge al suo ultimo atto. Quattro sono stati gli appuntamenti che hanno contraddistinto la ritrovata rassegna al Sociale di Valenza, raggiungendo vari ambiti della comicità e valorizzando giovani interpreti che sapranno dire molto in futuro.
Martedì 30 maggio (start ore 21) si chiude con un nome già di rilievo del panorama comico, rivelatosi con il gruppo comico genovese dei Cavalli Marci negli anni novanta e diventato poi volto di varie trasmissioni televisive (Colorado, Scorie, Spuntnik) spesso in coppia con Michelangelo Pulci. Per Alessandro Bianchi ora la sua sfida teatrale, attesissima e ambiziosa: si intitola The speech, il discorso, lo spettacolo che guadagna il palco del Sociale. Eccoci alla storia… Il lituano Lesc Dubrov, presidente della commissione Lavoro ed Etica dell’Unione europea, è in Italia per tenere un’importante discorso sui diritti dei lavoratori. Non conoscendo la nostra lingua, ha deciso di farsi tradurre il testo dal più cinico e sottopagato dei suoi sottoposti: Achille il traduttore. Il pubblico partecipa attivamente al sabotaggio di Achille (Deus ex machina della messinscena comica), il quale realizza il suo diabolico progetto di vendetta rovinando il discorso al mal capitato Onorevole. Con una gestualità e una mimica che rimandano a Chaplin, Dubrov è costretto a ballare, cantare e a subire le più meschine angherie di Achille. Il Presidente non capisce e la sua stessa dignità è messa a dura prova. Lo spettacolo presenta dunque un perfido crescendo di situazioni surreali; un raffinato meccanismo di vendetta grazie al quale lo sfruttato ritorna padrone di se stesso e il teatro recupera la sua antica modernità, riscoprendosi specchio utopico dei tempi. The Speech è un’esperienza insolita – spiega Bianchi che ha scritto il testo insieme a Paolo Serra- , da cui lo spettatore esce trasformato, da vittima del potere a carnefice dei potenti. Come ai tempi di Shakespeare e Molière, in questa meta-commedia dove il pubblico è spettatore/personaggio, si ritorna ai fasti di una comicità pura, originale, elegante, estroversa e ricca. La regia è dello stesso Paolo Serra. Biglietti: intero 15 euro; ridotto 10 euro (Soci Coop; abbonati stagione APRE).
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