Assolti perchè il fatto non sussiste. Recita così la sentenza del processo “Terre d’Acqua” pronunciata questa mattina, poco dopo le ore 10, al Tribunale di Vercelli. L’accusa (l’ufficio del Pubblico Ministero è stato retto dal Sostituto Procuratore Pier Luigi Pianta) era quella di associazione a delinquere e peculato.
Si conclude così dopo tre anni la vicenda che vedeva coinvolti l’ex sottosegretario e parlamentare Roberto Rosso, l’assessore casalese Nicola Sirchia, l’ex assessore trinese Alessandro Giolito, l’ex assessore provinciale di Vercelli Roberto Saviolo, l’ex Sindaco di Trino Giovanni Ravasenga, Tino Candeli, Gianfranco Chessa e Cinzia Ioris.
Per due episodi collegati all’inchiesta su “Terre d’Acqua” sono stati condannati Giolito (peculato) e Saviolo (concussione): per entrambi la pena inflitta è di due anni ciascuno.
«Dopo tre anni finalmente giustizia è fatta!» commenta Nicola Sirchia.
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