SERRALUNGA DI CREA – Domenica alle 16.30 la Tenuta Tenaglia, nota azienda vitivinicola situata a pochi passi dal Santuario di Crea, ospiterà lo spettacolo “Teresa, ovvero la sarta che voleva ricucire il firmamento”.
La rappresentazione, a cura di “Casa degli alfieri” e “Astiteatro 46”, è tratta dall’omonimo racconto di Antonio Catalano con protagonista in scena l’attrice Patrizia Camatel, voci del radiodramma Esther Ruggiero e Vincenzo Caruso, allestimento tessile e costumi di Barbara Mugnai, regia di Antonio Catalano. L’ingresso è a offerta libera.
Questo racconto parla dell’Amore, delle sue trame e dei suoi ricami. E parla di Teresa, la sartoira del paese. Quando cuce le fan compagnia il radiodramma preferito, la macchina da cucire, una foto con sorrisi ormai sbiaditi. Teresa sta confezionando l’abito da sposa per Aurora, la vicina, che vuole un vestito bello, che costi poco e col pizzo qua e là.
Teresa, mentre cuce, si rammenda l’anima. L’anima che ha una veste fatta di ricordi, polenta e speranze, che ci fa capire chi siamo, anche quando siamo in mezzo alla nebbia fitta, quando tutto sembra svanire e ciò che è vero si confonde con ciò che è immaginato.
Se ci si pensa, la sarta è simile ad una mitologica Parca, che taglia e cuce il filo della Vita: i primi pantaloni lunghi per il ragazzo divenuto uomo, il vestito da ballo, l’abito da sposa, l’abito buono per le cerimonie e infine per la propria sepoltura. Teresa ricama nuvole di pizzo mentre in cielo vola la poiana che poi scompare dietro la collina, chissà dove.
Uno spettacolo che ben si lega al workshop tenutosi nello scorso ottobre a Salabue di Ponzano Monferrato dedicato al “cucito sentimentale”, ispirato al tema molto caro alla devozione popolare verso il Sacro Monte di Crea attraverso gli ex-voto.