CASALE – Svuota una delle ambulanze della Misericordia per fare rifornimento in vista dell’attivazione di una sua Onlus privata a favore della cittadinanza. Viene subito smascherato dalla Polizia e denunciato con l’accusa di furto aggravato. Il ladro, un giovane trentenne di Casale che fino al mese prima era uno dei volontari della Misericordia, si è giustificato dicendo di aver commesso il reato per il “bene della comunità”, in quanto a suo dire, con il materiale che aveva sottratto, avrebbe potuto fornire un servizio di utilità 24 ore su 24, sette giorni su sette, come indicato fra l’altro su volantini, a favore di persone bisognose. L’allarme era scattato sabato scorso quando la mattina i volontari dell’associazione che ha la sede in strada Alessandria 4, all’aeroporto Cappa, avevano trovato una delle due ambulanze completamente saccheggiata. Nella notte erano stati asportati uno zaino di colore rosso contenente materiale sanitario di primo soccorso, (due palloni ambu con relative cannule e mascherine facciali, di cui uno per adulto e uno pediatrico), una borsetta da medicazione, sacchi neri, contenitore per aghi, ghiaccio istantaneo e ghiaccio spray, un kit per parto, mascherine per ossigeno (sia pediatrica che per adulti), una borsa di colore arancione con un’apparecchiatura elettronica del tipo pulsosimetro, uno sfigmomanometro e un fonendo portatile, un termometro digitale, un apribocca, un tiralingua, lacci emostatici e la sedia per il trasporto infermi, tipo portantino. Danni per diverse migliaia di euro e più che altro ambulanza inutilizzabile. In breve la squadra investigativa e scientifica del Commissariato, anche grazie ai filmati delle videocamere di sorveglianza della struttura, risalivano ad un ex volontario che nel frattempo aveva dato vita ad una Onlus che offriva servizi di assistenza, anche pubblicizzati con locandine all’ospedale e su alcuni social network. Scattava così la perquisizione nella casa del giovane e sulla sua auto e nell’abitazione veniva trovato tutto il materiale sottratto che veniva restituita al presidente della Misericordia per riallestire l’ambulanza depredata.
r.sa.
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