Nel periodico CulturaIdentità del 2 luglio 2021, con direttore editoriale Edoardo Sylos Labini e vicedirettore Angelo Crespi, edito da RG Produzioni, periodico la cui associazione di riferimento ha organizzato a Casale il recente Festival CulturaIdentità e altri eventi connessi, a pag. 6-7 appare un articolo con titolo “I personaggi. Da Giovanni Lanza a Natale Palli, i patrioti delle Langhe”.
Sappiamo bene che in genere i titoli non li fa l’autore dello scritto ma un redattore; ma qui l’errore è marchiano, la confusione di località da chi è distante non è ammissibile e la geografia appare liquida e infida.
Ma siamo diventati Langhe e non più Monferrato? Lanza e Palli non nacquero a Casale? Forse un ripasso di geografia e di storia è utile. È questa la nuova cultura-identità? Il Comune ha speso risorse per farci conoscere, ma l’etichetta è sbagliata.
Il testo, di Emanuele Ricucci, è tuttavia pregevole nel ricordo di Giovanni Lanza e del pilota Natale Palli.
«Fu lui a guidare lo SVA biposto che ospitava D’Annunzio nel “folle volo” sopra Vienna, ricoperta da una pioggia di manifestini tricolori. Era il 9 agosto 1918. Morì ventiquattrenne, sul Mount Pourri, assiderato, dopo un atterraggio di fortuna. Gabriele D’Annunzio che il 27 marzo 1919 piangeva Natale Palli, passato oltre: “Popolo di Casale, il suo feretro per noi non è oggi nel mezzo della città dolorosa ma è nel centro dell’antica cittadella fedele»…
Il decadentismo del “vate d’Italia” osannato prima e accantonato poi dal Duce, appare lontano anni luce dalla nostra cultura, ma un confronto è pur sempre interessante.
Già che ci siamo, buona la scelta della personalità di Pupi Avati per la premiazione, ma non ho capito che ci stesse a fare Alessandro Meluzzi in un evento culturale. Qualcuno potrebbe spiegarcelo? Chiedo per un amico.
p.b.