CASALE – Stato di agitazione a palazzo San Giorgio. Venerdì scorso l’assemblea sindacale del personale comunale ha deciso all’unanimità di dichiarare lo stato di agitazione. I sindacati, martedì, hanno intanto al Prefetto una lettera nella quale esprimono il loro disaccordo verso l’attuale amministrazione sottolineando come ci siano gravi carenze di personale dovute ai pensionamenti e il conseguente aumento dei carichi di lavoro con evidenti e tangibili riscontri negativi rispetto alla qualità della vita lavorativa dei dipendenti. All’assemblea sindacale di venerdì scorso hanno preso parte le Rsu e le rappresentanze provinciali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl rimarcando come la situazione sia preoccupante». I sindacati rimarcano: «Manca il personale in quanto a fronte del fatto che i lavoratori che vanno in pensione non vengono rimpiazzati, mentre il lavoro è aumentato rispetto agli anni passati e viene svolto da un numero minore di persone”. “A seguito dell’assemblea sindacale dello scorso venerdì, dove 28 dipendenti su 205 totali hanno richiesto lo stato di agitazione, si sono susseguiti, soprattutto sui social, una serie di attacchi ai dipendenti del Comune di Casale Monferrato che non rispecchiano la reale situazione – interviene il sindaco Federico Riboldi – gli uffici comunali, infatti, sono quotidianamente impegnati in una serie di attività che garantiscono servizi fondamentali per la città e i cittadini. Questo non vuol dire che non si possano introdurre migliorie che potrebbero rendere ancora più funzionali alcuni servizi, in particolare a livello tecnologico/informatico dove il comune che abbiamo ereditato era sicuramente non al passo con i tempi e grazie alla suite introdotta nelle scorse settimane ha fatto un notevole passo in avanti. Per tornare invece allo stato di agitazione proclamato durante l’assemblea sindacale, credo sia corretto ribadire che è stata votata solo da 28 dei 205 dipendenti del Comune. Questo non significa che non ne terremo conto, anzi, ci confronteremo con loro certi di proseguire nel dialogo che in questi anni ha caratterizzato il nostro mandato. Sarà sicuramente un dialogo costruttivo, che si fonderà sulla consapevolezza di essere in un momento di particolare crisi, dove tutti noi che viviamo nel pubblico abbiamo una responsabilità maggiore, ovvero essere a servizio dei tanti concittadini che stanno soffrendo, in questo momento di crisi, perché hanno attività in proprio o lavorano in aziende del territorio, in difficoltà”.