CASALE – Si è concluso con un’ottima partecipazione di pubblico il primo weekend di riapertura del Museo del Duomo e dell’esposizione temporanea “Spirituali, colte e generose: storie di donne dal passato”. Le prime visitatrici sono state le donne dell’associazione casalese Andos che si sono recate in Museo come prima tappa della passeggiata benefica “Scorci femminili a Casale Monferrato”. Il numeroso gruppo è stato accolto da Raffaella Rolfo, Direttore dell’Ufficio Beni culturali della Diocesi e da Monsignor Francesco Mancinelli, rettore del Santuario Madonna di Crea da cui proviene «il pezzo da novanta» della mostra: il raffinatissimo ritratto della marchesa Anna d’Alençon dipinto intorno al 1503 da Macrino d’Alba. Oltre al capolavoro tanti sono gli oggetti, i libri e i documenti meritevoli di una visita: per quanto riguarda le opere d’arte, l’esposizione si apre con il quadro di Giorgio Alberini utilizzato come immagine simbolo della mostra e prosegue offrendo al visitatore la possibilità di ammirare da vicino i due reliquiari più preziosi – sia dal punto di vista artistico che dal punto di vista devozionale – custoditi nel Tesoro della Cattedrale, ovvero il busto reliquiario di Sant’Evasio donato dalla nobile Giovanna da Montiglio moglie del capitano Ceccolo Broglia di Trino e quello contenente il legno della Santa Croce donato proprio dalla marchesa d’Alençon al convento di Santa Caterina di Casale e da lì giunto in Duomo inseguito alle soppressioni napoleoniche. Opere di altissima oreficeria, questi oggetti ben evocano il tema della beneficenza al femminile che nel corso dei secoli si è tradotta in cospicue donazioni di denaro, gioielli e opere d’arte. Meno noti al grande pubblico, ma non meno significativi sono i volumi antichi della Biblioteca del Seminario e i documenti storici dell’Archivio diocesano. Tra i primi non passa inosservata “La galleria delle donne forti”, ovvero una raccolta di venti biografie ed incisioni di donne del passato scritto da un gesuita francese – Le Moyne – nel 1701 e tradotto, nella versione italiana esposta, da una donna: la marchesa Laura Maria Foschiera. Particolarmente degna di nota è anche “La Ghirlanda della contessa Angela Bianca Beccaria” opera del casalese Stefano Guazzo del 1595; ad aprire e chiudere la raccolta di madrigali vi sono due componimenti poetici di Laura Beatrice Capelli (o Cappelli) che secondo la storiografia ottocentesca nacque a Casale. Attraverso le carte d’archivio è, infine, possibile gettare uno sguardo sulla vita conventuale caratterizzata dalla preghiera, ma regolata allo stesso tempo da una precisa suddivisione dei lavori: dalla speziaria alla dispensiera, dalla portinaia alla cantiniera i documenti restituiscono la ricostruzione di un microcosmo tutto al femminile. Al fine di evocare al meglio tali attività, le vetrine sono state allestite con alcuni oggetti di uso comune come il tombolo, concesso in prestito dalla casa di riposo Ospitalità CDR, il bilancino e i vasi per i medicamenti prestati dalla Farmacia Bramante.
Prima di concludere la visita viene donata a ciascuno una “pink card”: «È il nostro modo per salutare il visitatore con un sorriso» spiegano le curatrici Bruna Curato, Chiara Mainini e Manuela Meni «Ogni card presenta sul retro la descrizione di una delle mansioni contenute nelle regole conventuali e le abilità necessarie per il suo svolgimento. Pescando a caso dal mazzo il visitatore potrà scoprire quale incarico avrebbe dovuto ricoprire in convento».
Il weekend appena trascorso ha, inoltre, raggiunto un altro importante obiettivo: tutte le offerte donate generosamente dalle persone in visita hanno contribuito ad alimentare la raccolta fondi proposta da Monsignor Vescovo Gianni Sacchi a favore del servizio di accoglienza dei rifugiati ucraini operato dalla diocesi di Košice, in Slovenia, dove si trova il santuario Madonna di Klokociov, gemellato con il Santuario di Crea.
Il Museo e l’esposizione temporanea rimarranno aperti tutti i sabati e tutte le domeniche dalle 15.00 alle 18.00 fino al 31 luglio.
Da domenica prossima – 13 marzo – riaprirà anche il percorso archeologico nei sottotetti della Cattedrale che sarà riproposto ogni seconda domenica del mese in occasione di “Casale Città Aperta”. La visita avverrà in gruppi guidati di massimo dieci persone con partenza alle ore 15.00, 16.00 e 17.00. È richiesta prenotazione ed è consigliato abbigliamento comodo.
Per info e prenotazioni: 392.9388505; antipodescasale@gmail.com