Il 31 Agosto 1944 nasce il designer Roger Dean. Cosa accade se si unisce la musica con l’arte? Roger negli anni ci ha dato la risposta. Sue sono quasi tutte le copertine degli album degli Yes, ma anche di altri piccoli capolavori con le copertine dei dischi dei, fra gli altri, Nucleus, Keith Tippett, Atomic Rooster, Osibisa, Marc Bolan, Gentle Giant, Uriah Heep, Greenslade, Asia. La copertina di un album è parte integrante dell’opera e l’artista britannico è uno dei maggori interpreti dell’arte della cover. Nel 1973 produsse anche il famosissimo logo dela Virgin Records e quale fu il primo disco a riportare l’opera? Tubular Bells di Mike Oldfield. La maggior parte delle opere di Dean ritrae paesaggi fantastici che ricordano il mondo di Avatar. A proposito, il film di Cameron è stato accusato di plagio da Roger. Soprattutto le copertine degli Yes sono il perfetto complemento delle atmosfere create dalla band. I lettori della rivista Rolling Stone nel 2004 han votato la copertina di Tales From Topografic Oceans la più bella della storia del rock. La formazione culturale di Dean è stata influenzata dal Shan Shui l’antica arte paesaggistica cinese, essendo cresciuto in giro per il mondo al seguito del padre ingegnere dell’esercito, fra le tappe della sua adolescenza c’è anche Honk Kong. Nella copertina di Tales, ed è la caratteristica dell’artista, vi sono riferimenti reali rielaborati, come il tempio, il disco lunare, le rocce delle cascate, il banco di pesci preistorici. L’artista vanta una galleria permanente a Sheffield la Trading Boundaries, dedicata al suo lavoro con opere originali, stampe, schizzi, disegni, un fantastico viaggio nel mondo di Roger Dean.
Rubrica a cura di Paolo Deregibus, insegnante corso di canto presso scuola Step Out di Casale Monferrato.
Info: Paolo Deregibus Music Project (Facebook)
Scuola “Step Out Art Studio”
Redazione “La Vita Casalese”
LA VITA CASALESE PERCEPISCE I CONTRIBUTI PUBBLICI ALL’EDITORIA.
“La Vita Casalese”, tramite la Fisc (Federazione Italiana Settimanali Cattolici), ha aderito allo IAP (Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria) accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.