Nel 1922 viene fondata la BBC (British Broadcasting Corporation) il primo sevizio pubblico radio (poi anche televisivo), l’equivalente della Rai italiana (nata l’anno dopo, ma il nome Rai nascerà nel ’49). Agli inizi degli anni ’60, c’era una gran voglia di tutto ciò che proveniva di musicale giovanile e nero d’oltreoceano, nacquero così le prime radio pirata come Radio Caroline e Radio London, ma soprattutto la principale e “mamma” di tutte le radio pirata, Radio Lussemburgo. Sintonizzandosi sulle loro incerte e gracchianti frequenze, due intere generazioni e più di giovani poterono scoprire un intero mondo esterno fatto di Rock’n’Roll, di Jazz, di Country e di Blues. Considerando l’enorme successo che stavano ottenendo queste emittenti e scoprendo che i giovani erano un mercato con grande potenziale di profitto, la BBC corse ai ripari, facendo in modo che le radio pirata restassero tali, ma segretamente carpendone i linguaggi e le tecniche di comunicazione, arrivando addirittura a produrre programmi migliori di quelli che imitavano. Nacquero programmi come, Sound of The 60s o Top Gear con le sue Peel Session (dal suo conduttore John Peel) dove i musicisti suonavano live. Dopo decenni di successi e di “session” la BBC si è trovata in mano un vastissimo archivio di testimonianze musicali, tra i quali spiccano gruppi arcinoti, come Led Zeppelin, Pink Floyd, King Crimson, Roxy Music, Family, Thin Lizzy, Queen, Van Der Graaf Generator, Traffic, Genesis, Gentle Giant, Brand X, Captain Beefheart, Jethro Tull, Jimi Hendrix, Bob Marley e molti altri, soprattutto agli inizi delle loro carriere.
Rubrica a cura di Paolo Deregibus, insegnante corso di canto presso scuola Step Out di Casale Monferrato.
Info: Paolo Deregibus Music Project (Facebook)
Scuola “Step Out Art Studio”
Redazione “La Vita Casalese”
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