Cinquant’anni di carriera all’insegna della metamorfosi, tra i primissimi, il rock come arte globale, miscelando teatro, danza, cinema, circo e tant’altro. Nell’ambito musicale è stato fondamentale nell’evoluzione dei generi glam e new wave e non solo, un’innovatore che non si lasciava passare di fianco le mode ma le accompagnava fino alla successiva che non si lasciava scappare. Nato David Robert Jones, affascinato dalla scena musicale londinese da band come Beatles, Stones, Who, Yardbirds, Pink Floyd, adotterà il nome d’arte Dave Jones che abbandonerà per la somiglianza con Davy Jones dei Monkees, diventando David Bowie (dal coltello Bowie-knife). L’esordio con l’acerbo album omonimo del 67, fino ad arrivare ai suoi successi Space Oddity (con Rick Wakeman al mellotron, cantata anche in italiano col titolo “Ragazzo solo ragazza sola” con testo di Mogol) Changes, Starman, Life on Mars, Rebel Rebel, Heroes (con Brian Eno e Robert Fripp) Ashes to Ashes, Under Pressure coi Queen, Let’s Dance, China Girl con Iggy Pop (pubblicata qualche anno primma da Iggy) This Is Not America con Pat Metheny, Dancing in the Street con Mick Jagger, Absolute Beginners e tanti altri, fino ad arrivare all’album Blackstar uscito 2 giorni prima della la sua morte l’8-1-2016 ma il Duca Bianco non morirà mai, la sua musica l’ha reso immortale.
Rubrica a cura di Paolo Deregibus, insegnante corso di canto presso scuola Step Out di Casale Monferrato.
Info: Paolo Deregibus Music Project (Facebook)
Scuola “Step Out Art Studio”
Redazione “La Vita Casalese”