CASALE – Lunedi 28 gennaio nell’Aula Magna dell’Istituto Superiore “Leardi” il Soroptimist Club di Casale Monferrato ha organizzato una giornata di incontri e confronti per presentare il progetto nazionale SI FA STEM. Erano presenti più di 50 alunni dell’Istituto Superiore “Leardi” e dell’Istituto Superiore “Balbo”. Scopo del progetto, rivolto alle studentesse delle scuole secondarie, è quello di rimuovere gli stereotipi di genere che impediscono una libera scelta universitaria e che dissuadono ancora poche ragazze dall’intraprendere corsi di laurea a indirizzo tecnico-scientifico e le carriere a essi correlate.
Il progetto si è articolato in due momenti. La mattinata si è aperta con interventi della prof.ssa Maria Laura Franchi, insegnante del Leardi e socia del club, la quale ha presentato il progetto SI FA STEM e le sue finalità; in seguito è stato il turno di Maya Lathi, studentessa appena diciannovenne al prestigioso MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston, presso cui frequenta i corsi di Tecnologie informatiche e Neuroscienze. Maya Lathi ha appassionato e coinvolto con il suo entusiasmo gli studenti, raccontando la sua esperienza e spiegando come con tenacia e determinazione si possano raggiungere tutti i traguardi anche da parte del mondo femminile. Ha altresì sottolineato l’importanza di credere in se stessi nonostante gli inevitabili ostacoli, quanto sia per lei indispensabile il supporto del Soroptimist, delle Confraternite e l’esempio di sua madre che è medico e ha collaborato attivamente con l’Università di Stanford: è proprio grazie al sostegno di sua madre che Maya ha già fatto parte di un team di ricerca scientifica in campo medico presso la suddetta Università e il suo nome compare tra gli autori di una pubblicazione ufficiale.
Maya Lathi ha evidenziato l’importanza del lavoro in team, indispensabile per la buona riuscita nella ricerca e nel lavoro. A seguito del suo intervento numerose sono state le domande delle ragazze attinenti alla difficoltà del mondo femminile ad accostarsi a certe realtà considerate più tipicamente maschili.
Significativi e altrettanto coinvolgenti sono stati anche gli interventi di tre ex allieve del “Balbo” – Chiara Brusa, Francesca Caprioglio e Giuliana Toso – che hanno condiviso con gli studenti la loro esperienza di appassionate studentesse universitarie di materie STEM.
Il secondo momento si è svolto il pomeriggio e ha visto l’intervento di Laura Coppo, ingegnere meccanico, imprenditrice e dirigente dell’azienda NUOVA ELETROFER S.P.A., e di Ambra Ferrarotti, ingegnere delle materie plastiche, responsabile dell’assistenza tecnica presso GUALA DISPENSING. Le due “scienziate” hanno parlato prima del loro percorso di studio, poi dell’inserimento e della brillante affermazione nel mondo del lavoro, un percorso non sempre facile e lineare, talora accidentato, che le ha viste comunque superare con impegno, tenacia, grande passione e un pizzico di “coraggio” certe situazioni in cui l’essere donna non le ha certo favorite. Il confronto con gli studenti si è rivelato di grande efficacia e coinvolgimento e numerose sono state le domande rivolte loro da parte dei ragazzi, attenti ed interessati.
In questo modo il SOROPTIMIST, portando nelle scuole la testimonianza di giovani donne che hanno scelto l’ambito tecnico-scientifico e ne sono entusiaste e quella di “scienziate” che hanno rotto il famigerato soffitto di cristallo, ha inteso offrire alle studentesse esempi positivi, di chi ce l’ha fatta, al fine di aiutarle a operare scelte libere e consapevoli.
Prof.ssa Maria Laura Franchi
Foto di Chiara Deandrea e Ilaria Vedovello