TREVILLE – Per la Biblioteca Comunale G. Spina di Treville, il nuovo anno si apre con una pubblicazione presentata ufficialmente lo scorso 8 dicembre in occasione della giornata dedicata all’Armanàch ad Tarvilla 2023, ma che viene diffusa e distribuita proprio in questi giorni. “Sono solo Novanta” nasce per omaggiare i 90 anni dell’artista trevillese Mario Surbone, pittore che vive e lavora a Torino ma che non ha mai dimenticato il suo paese d’origine dove tuttora ha la sua casa-studio da cui gode di una stupenda vista sulle colline monferrine e dove trascorre le sue estati. Treville ospita inoltre, al secondo piano di Casa Comunale Devasini in uno splendido spazio ottimamente restaurato, la Collezione Civica delle sue opere inaugurata il 9 maggio 2015. Mario Surbone non si è mai esonerato dal rapporto di amichevole comunanza verso i suoi compaesani, anzi, ha sempre cercato di costruire legami e rapporti ponendo spesso a disposizione il suo bagaglio artistico, intellettuale e umano. Il piccolo regalo che la Biblioteca di Treville ha voluto per Mario si realizza in questa snella ma preziosa pubblicazione in cui sono state ristampate alcune pagine di un annoso quaderno scolastico che un’anziana maestra donò, con altra documentazione, alla Biblioteca: è un quaderno etnografico sul paese di Treville, narrazione scritta nel 1941 dallo scolaro di 4° elementare Mario Surbone corredata da disegni eseguiti dallo stesso ed accompagnata dai versi del locale poeta dialettale Albino Defilippi. Una ricerca costruita con attenzione e in modo assolutamente completo che ci rimanda una rappresentazione fedele e dettagliata di una Treville di ottanta anni fa con le sue case basse, rurali, vecchie e quasi tutte annerite dal tempo con l’unico edificio pubblico, quello Comunale, dove si trova l’ufficio del Podestà, del Segretario e dell’Anagrafe dove la mamma e il papà vanno a farsi i certificati di nascita, di morte, a prendere le tessere per i generi alimentari e a consegnare i cereali. Il paese sta attraversando le difficoltà del periodo bellico (vi sono ben due macellerie che in tempi normali vendevano molta carne, ora invece hanno poco lavoro perché la carne è tesserata). In paese vi erano ben tre negozi di commestibili con le vetrine di arance, castagne secche, cioccolata, mele e tante altre belle cose e una merceria con rivendita di sali e tabacchi con i suoi pizzi, stoffa, boccette di profumeria, sale e zolfanelli. E poi c’era di Dopolavoro dove il papà va a divertirsi la sera e noi scolari, due volte alla settimana, andiamo a sentire le lezioni radio. Per andare a Casale c’è la corriera oppure il treno che passa dalla stazione di Ozzano. A Treville vi è una piccola piazza, grande poco più di una comune contrada (l’attuale piazzetta Angelo Surbone), tanto piccola che i forestieri che l’attraversano non si accorgono di essere in una piazza! Non ha nessun titolo; in essa i venditori ambulanti vengono a vendere la loro merce, ogni tanto si tengono conferenze, ogni anno si fa il saggio ginnico; in tempi migliori, per la festa patronale, si fermavano banchetti che attiravano fanciulli con i loro dolciumi. Alla domenica i Trevillesi si fanno in crocchi e discorrono tra loro per passare il tempo. Ogni pagina di questo straordinario quaderno è la fotografia di un mondo scomparso che nessun altro documento qui ha raccontato così fedelmente, come un messaggio in bottiglia che il tempo ci rimanda immutato e che noi fortunosamente abbiamo ritrovato con i segni del passato che lo stanno sbiadendo. Quando coloro che sempre hanno vissuto a Treville lo leggeranno riconosceranno il proprio paese così come fu tramandato dai racconti dei genitori e dei nonni ormai scomparsi e si accorgeranno che tante cose sono ancora lì a fare da guardia alla piccola comunità: la chiesa, la casa del parroco, le cascine, le vie piccole e strette (alcune il cui nome è andato perso, sostituito), i muriccioli e, su tutto, l’immancabile splendido panorama che si gode dal piazzale della chiesa: nessun forestiero viene a Treville senza andar lassù a godere della sua vista. Quanto è bella Treville! Io non mi allontanerei per tutto l’oro del mondo…
La pubblicazione è disponibile presso la sede della Biblioteca di Treville aperta ogni sabato mattina dalle 9.30 alle 12