ALESSANDRIA – Un dono importante per le famiglie bisognose nell’ambito del “Natale di solidarietà di Coldiretti” promosso in collaborazione con Campagna Amica destinata ai nuclei familiari che vivono in condizioni di particolare povertà, individuati anche con il supporto dei Comuni. Rispettando le misure di sicurezza anticovid, sono oltre 100 gli scatoloni di prodotti agroalimentari contenenti vino e olio, pasta e confetture, salumi e formaggi consegnati direttamente ai meno fortunati per più di 3.000 chili di prodotti di alta qualità distribuiti su tutto il territorio della provincia di Alessandria. Un gesto di solidarietà, alla presenza del presidente e del direttore di Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo e del consigliere ecclesiastico provinciale Coldiretti Mons. Ivo Piccinini, che ha l’obiettivo di aiutare concretamente chi vive un momento economico difficile. “Di fronte ad una crisi senza precedenti, con tante famiglie costrette a chiedere aiuto anche per il cibo da mangiare, abbiamo voluto fare un gesto concreto”, ha affermato Bianco. La consegna delle “strenne” non è l’unico gesto fatto da Coldiretti per chi vive un momento di incertezza: infatti, continua in questi giorni la donazione dei 1.400 chili di pasta Made in Italy indirizzati ad altre famiglie di bisognosi mentre nei mercati di Campagna Amica dallo scorso 12 dicembre si sta attuando la “Spesa Sospesa del contadino” coinvolgendo i clienti che potranno donare cibo e bevande alle famiglie meno abbienti sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. “Si tratta della più grande offerta gratuita di cibo mai realizzata dagli agricoltori per aiutare a superare l’emergenza economica e sociale provocata dalla diffusione del Coronavirus e dalle necessarie misure di contenimento. Un segno tangibile della solidarietà degli agricoltori verso le fasce più deboli della popolazione, colpite dalle difficoltà economiche, ma il nostro obiettivo è far sì che questa esperienza non resti limitata a questa occasione ma diventi un fenomeno strutturale”, hanno concluso Bianco e Rampazzo.
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