Smascherato il “mago delle macchinette”… ma era già in carcere!

La Polizia di Stato di Casale M.to, il 10 gennaio u.sc., ha individuato e denunciato l’autore del furto aggravato ai danni della panetteria denominata “La Monferrina ubriaca” sita a Casale Monferrato (AL) C.so Valentino nr. 132. È un pluripregiudicato casalese di 44 anni,  conosciuto come il  “mago delle macchinette”, già protagonista di numerosi analoghi episodi di reati contro il patrimonio, in quanto capace di forzare in alcuni minuti qualsiasi tipo di apparecchio dotato di raccolta e distribuzione di monete. Le indagini  sono state avviate verso le ore 05,00 del 21 novembre  dello scorso anno, allorquando la titolare della panetteria, ha richiesto l’intervento della  Polizia in quanto aveva accertato che ignoti ladri, dopo aver infranto il vetro della porta di accesso, si introducevano nella sua rivendita di pane, asportandovi il cassetto del registratore di cassa con circa  € 500,00  ed un apparato cellulare marca “Nokia”. Gli investigatori, proprio monitorando le chiamate effettuate dal telefono rubato, sono riusciti ad identificare il possessore dello stesso, appunto un noto pregiudicato casalese, specialista in effrazioni che l’aveva utilizzato fino al 14 dicembre 2012, allorquando era stato arrestato in Alessandria, dalla Polizia, mentre tentava di forzare la cassa della macchina per fototessere ubicata nella stazione ferroviaria e pertanto, suo malgrado, aveva  terminato di utilizzarlo, in quanto ristretto in galera. Poiché il soggetto si trovava ancora in carcere ad Alessandria, l’11 c.m., i Poliziotti di Casale, si sono recati presso la casa circondariale, ove con la notifica del decreto di sequestro emesso dalla A.G., hanno proceduto al recupero del telefono, che  è stato poi immediatamente restituito alla legittima proprietaria. Il detenuto, alla vista degli operatori di Polizia che già in passato lo avevano arrestato diverse volte, per furti commessi in questo centro,  ha riferito loro che aveva mantenuto la “promessa” loro fattagli, cioè di non rubare più a “Casale”.