Riceviamo e pubblichiamo
“I fanghi contenenti amianto depositati sulle alzaie del Canale Lanza sono da rimuovere immediatamente è passato molto tempo e senza polemica affermo che non si può più attendere oltre. Quei fanghi contengono amianto e non possono essere dimenticati. E’ dal 2012 che gli Enti preposti giocano a rimpiattino su chi debba occuparsene e le fibre disperse in aria nel frattempo?”. “Apprendiamo che nonostante i 400 mila euro stanziati dalla Regione per la bonifica il Comune di Casale ha spostato di ulteriori sei mesi la rimozione. Non è questo l’esempio che le amministrazioni pubbliche devono dare, rimpallandosi responsabilità su questioni tanto delicate. Il Sindaco agisca direttamente e risolva il problema in tempi rapidi in quanto primo garante della salute dei cittadini. Nella città che vogliamo non ci sarà spazio per contenziosi che riguardano questioni tanto importanti”.
Federico Riboldi
vicepresidente della Provincia di Alessandria e consigliere comunale di Fratelli d’Italia
Riceviamo e pubblichiamo
“La bonifica dall’amianto è, per la nostra città e per tutto il territorio, un argomento troppo delicato e importante per essere tirato continuamente in ballo dall’opposizione a scopo di campagna elettorale. Per quanto riguarda la vicenda dei cumuli depositati sulle sponde del Canale Lanza, l’Amministrazione se ne sta occupando da mesi, aggiornando passo dopo passo tutti gli organismi competenti, dalla Procura al Comitato di Garanzia (di cui, ricordo, fanno parte gli enti tecnici Arpa e Asl, Afeva, Sindacati, Associazioni professionali e Sindaci e un membro dell’opposizione). Il Comitato stesso ha ricevuto pochi giorni fa l’ultimo aggiornamento in merito. Sono molto amareggiata perché sul tema amianto ho sempre chiesto collaborazione costruttiva, osservando la massima trasparenza e continuando a bonificare a ritmo serrato, portando avanti anche progetti imponenti quali, ad esempio, quelli relativi agli stabili di Strada alla Diga, precedentemente trascurati. La proroga concessa nasce dalla nota della Regione che, nel trasmetterci copia della dgr 22.7177 con la quale autorizzava la rimozione e lo smaltimento dei cumuli, chiedeva una dilazione dei termini di 6/8 mesi per poter espletare la procedura di gara, individuare l’aggiudicatario e provvedere così alla rimozione. Abbiamo pertanto ritenuto di accordare il termine minimo, ossia sei mesi, per consentire lo svolgersi delle procedure prescritte dalla legge (gara, aggiudicazione, ecc…), fermo restando il rispetto delle prescrizioni già impartite con le precedenti ordinanze (tra le quali, il controllo e la manutenzione dei teli). Abbiamo inoltre inviato un’apposita nota alla Regione, esprimendo il profondo disappunto nel vedere allontanarsi i tempi di risoluzione del problema, evidenziando come sia necessario procedere senza indugio e tempestivamente nei tempi stabiliti, non ulteriormente dilazionabili. Come si vede, quindi, nessuno “rimpalla” responsabilità, anzi, l’Amministrazione comunale è stata la prima a proporre l’intervento, chiedendo anche in prima battuta di poter utilizzare per lo smaltimento dei fanghi la discarica comunale”.
Il Sindaco Titti Palazzetti