ALESSANDRIA – I cambiamenti climatici, con il moltiplicarsi di eventi estremi (temperature elevate, inquinamento e scarse precipitazioni) stanno provocando una delle più gravi situazioni di siccità in Italia, con grave rischio per tutto il patrimonio boschivo nazionale. Su questa situazione diffusa di degrado interviene la Coldiretti Alessandria sollecitando “l’attenzione delle Istituzioni ad ogni livello, da quello nazionale a quello territoriale”. Il Piemonte è la regione, che a livello nazionale, ha la più ampia superficie forestale arborea con circa 1 milione di ettari, ovvero il 38% del territorio, di cui i boschi coprono 932 mila ettari. In particolare, la provincia di Alessandria che ha una superficie forestale pari a 123.607 ettari (114.711 di bosco e 8.896 ettari di arboricoltura da legno) è considerata zona ad alto rischio, ovvero “una zona in cui il rischio permanente o ciclico di incendio boschivi minaccia gravemente l’equilibrio ecologico, la sicurezza delle persone e dei beni o contribuisce all’accelerazione dei processi di desertificazione delle superfici rurali”. Valorizzare la filiera del legno della provincia alessandrina “significa sfruttare in maniera responsabile e sostenibile il bosco con la conseguente salvaguardia del territorio – precisa il Presidente Coldiretti Alessandria, Mauro Bianco – ma anche creare nuovi posti di lavoro e puntare su fonti alternative di energia. A rischio ci sono i nostri boschi e da proteggere c’è tutto un ecosistema forestale, con un grande patrimonio di biodiversità e una strategica capacità di assorbire CO2 e mitigare i cambiamenti climatici”. “La guerra ha messo sotto gli occhi di tutti la necessità di aumentare le risorse energetiche interne. Puntare sulla filiera del legno, attraverso specifici accordi – spiega il Direttore Coldiretti Alessandria, Roberto Bianco – garantirebbe maggiore sicurezza nell’approvvigionamento portando al vantaggio di uno sfruttamento responsabile e sostenibile del bosco con salvaguardia essenziale del territorio, oltre alla creazione di nuovi posti di lavoro. Inoltre effetti positivi si riverserebbero sulla questione inquinamento e cambiamenti climatici, fattori che al giorno d’oggi non si possono più ignorare”.
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