CASALE – Mercoledì 18 settembre nella Manica Lunga del Castello tre chef stellati hanno guidato i presenti, tra cui anche il Sindaco Emanuele Capra, alla scoperta di un alimento tanto semplice quanto versatile come il riso piemontese, mentre a proporre l’abbinamento con il vino ci ha pensato la delegazione AIS di Casale Monferrato, con una nutrita rappresentanza di bottiglie del Monferrato e dell’Alto Piemonte.
Un evento speciale che ha visto per la prima volta insieme la Strada del Riso Piemontese e la Strada dei Vini e dei Sapori del Gran Monferrato: da una parte dunque il riso, protagonista di una Strada che attraversa il Piemonte con paesaggi suggestivi fatti di un mare a quadretti, dall’altra il vino, tra i prodotti di maggior successo del territorio, anch’esso protagonista di una Strada fatta di cantine, colline, sapori ed emozioni.
Il paesaggio delle risaie è anche quello che unisce Gran Monferrato e Alto Piemonte, eletti Città Europea del Vino 2024 e anche lo straordinario evento di mercoledì sera è stato un’occasione per ricordarlo.
Tre i risotti proposti da altrettanti chef, tra i più importanti del panorama piemontese, che hanno sempre in carta un risotto preparato con le materie prime del territorio, il riso in primis. Una serata coinvolgente in cui i tre chef Davide Palluda (Ristorante All’Enoteca di Canale), Christian Costardi (Ristorante Scatto, Torino) e Francesco Marchese al FRE, ristorante del bellissimo Réva Resort di Monforte d’Alba si sono raccontati alla moderatrice dell’evento Valentina Dirindin e hanno risposto alle domande dei presenti sulle fasi cruciali di preparazione del risotto, dalla tostatura, tempi di cottura, mantecatura.
“Se qualcuno prepara il risotto col Bimbi vengo a prenderlo a casa!” è stata la battuta di Chef Davide Palluda, per il quale il riso deve sapere di riso ed essere come una tavolozza bianca, su cui aggiungere colori, profumi, gusti.
Sull’importanza fondamentale della qualità del riso e delle materie prime utilizzate si è soffermato molto anche Chef Christian Costardi del ristorante Scatto, una delle aperture torinesi più interessanti dell’ultimo periodo. “Anche se ora lavoro a Torino le mie radici sono a Vercelli” ha ribadito Christian che ha iniziato la sua carriera nel ristorante di famiglia nel capoluogo vercellese, ora gestito dal fratello Manuel. Grandissima attenzione nella proposta di sapori particolari frutto di grande ricerca e lavorazione (basti citare il limone salato e il burro di calamaro) per arrivare alla presentazione del risotto, da sempre grande protagonista della proposta dei Costardi Bros e diventato icona grazie alla latta pop in cui viene servito, disegnata dal grande gastronomo Bob Noto.
Last but not least Chef Francesco Marchese, giovane ma già una stella Michelin con il Ristorante FRE in quel di Langa, che ha ribadito, come Davide Palluda, che il riso è una materia prima di grande fascino in quanto è come una tela bianca.
Altrettanto interessanti i vini proposti in abbinamento ai risotti dai sommelier AIS, dalla classica e tradizionale Barbera del Monferrato al Grignolino invecchiato Monferace, a vini da vitigni autoctoni riscoperti come la Slarina fino a proposte di maggior struttura come l’Ovada e il Ghemme DOCG.
Una serata di grande levatura in cui gli ospiti hanno avuto consapevolezza delle tante ricchezze enogastronomiche di cui dispone il nostro territorio e che grazie alla Strada dei Vini e dei Sapori del Gran Monferrato si stanno facendo conoscere ed apprezzare da un pubblico sempre più vasto.
Testo di Monica Massa, foto di Mauro Pivetta