CASALE – Da sette anni opera sul territorio a favore di persone che vivono in situazione di svantaggio, con borse lavoro e stage per una cinquantina di persone e creando occupazione stabile per altre quindici, ma ora rischia di scomparire in quanto i lavori svolti per enti pubblici vengono pagati con ritardo, o addirittura non vengono pagarti affatto. E’ la realtà di SENAPE (acronimo di Solidarietà, Ecologia, Natura, Animali, Producono, Economia) una piccola cooperativa sociale di tipo B, il cui intento è quello di proporre lavori rispettosi dell’ambiente che creino occupazione per persone che vivono in situazione di svantaggio. Ha incominciato ad operare dal 2006 con la gestione del canile consortile di Cosmo, poi l’anno dopo con una collaborazione con il Comune di Frassineto per il Centro Rifiuti Ingombranti e con quello di Valenza per il canile sanitario e il recupero dei cani, ha dato vita al progetto RiciCuci per il recupero di indumenti usati e una lunga serie di collaborazioni con Ciofs, Liceo Balbo, E-forum, CTP Istituto Negri, Cascina Abele, Sert di Casale e Alessandria, Casa di reclusione San Michele, Comune di Vercelli, Provincia di Alessandria, Comuni di Sala e Mirabello, e diverse associazioni. La situazione negli ultimi mesi è precipitata come spiega Mirella Ruo della cooperativa SENAPE: “Forniamo i servizi pagando personale, tasse, contribuiti e spese di gestione, ma con ritardi di pagamenti impressionanti fra questi il Comune di Alessandria per la gestione del canile e gattile sanitario e il servizio di cattura cani e pronto interventi gatti con rimborsi che riguardano il 2001 e 2012. Anche Asl e Comune di Valenza sono in ritardo e allo stesso modo la Prefettura di Torino che ha coperto l’ospitalità di 16 profughi dell’emergenza Nord Africa fino allo scorso agosto, poi la cooperativa ha dovuto anticipare le spese fino ad oggi. Così non possiamo più andare avanti e i dipendenti non hanno ricevuto lo stipendio di gennaio e alcuni hanno dovuto essere licenziato per consentire loro di usufruire dell’assegno di disoccupazione”. A fronte di una situazione drammatica la cooperativa ha però deciso di attivare una serie di nuovi progetti che spera di poter vedere realizzati.
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