Stagionalità, tutela della biodiversità e dell’ambiente, attenzione allo spreco di cibo, scelta consapevole di ciò che si porta a tavola: questi e tanti altri i temi cardine del progetto “Lo sviluppo sostenibile e l’educazione alimentare”, con il quale Coldiretti Donne Impresa con Campagna Amica entrerà nelle scuole della provincia di Alessandria, in particolare dell’infanzia e primarie, a partire dall’anno scolastico 2021/2022, con lo scopo di accrescere nei giovani la cultura del cibo e delle tradizioni alimentari, per una sana alimentazione e un comportamento corretto a tavola e negli acquisti.
Tale attività è stata presentata durante il webinar “L’educazione civica e lo sviluppo sostenibile – Il mondo agricolo come opportunità per la scuola” a cui hanno preso parte dirigenti dell’Ufficio Scolastico provinciale e insegnanti, oltre alla responsabile regionale e provinciale Donne Impresa, Silvia Beccaria, ed al presidente di Coldiretti Piemonte, Roberto Moncalvo, l’assessore all’Istruzione della regione Piemonte, Elena Chiorino, il coordinatore dei dirigenti tecnici dell’Ufficio Scolastico regionale per il Piemonte, Sergio Blazina, la formatrice ed esperta di didattica agroambientale, Stefania Pendezza, e la responsabile nazionale Coldiretti Donne Impresa, Floriana Fanizza.
“Si tratta di una pedagogia attiva dell’ “imparare facendo” attraverso attività pratiche ed esperienze dirette a contatto con la natura attraverso l’incontro con animali e piante nelle stalle, negli orti e in cucina. L’obiettivo è quello di formare dei consumatori consapevoli sui principi della sana alimentazione e della stagionalità dei prodotti per valorizzare i fondamenti della dieta mediterranea e ricostruire il legame che unisce i prodotti dell’agricoltura con il cibo che si porta in tavola ogni giorno – spiega il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Le circa sessanta fattorie didattiche della Coldiretti della provincia di Alessandria sono a disposizione con la loro esperienza in ambito educativo in un periodo di svolta come quello che stiamo vivendo. Nei prodotti e nei servizi offerti dall’agricoltura non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”.