CASALE – Una svolta nell’incidente successo prima di Natale sulla Casale-Valenza, altezza delle due rotonde di Ticineto, che aveva visto coinvolti due ex fidanzati. Lui è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio. Si tratta di Filippo D’Aquino, 40 anni, residente a Valenza, arrestato dai carabinieri in esecuzione dell’ordine di custodia cautelare dal G.I.P. del Tribunale di Casale, emesso a conclusione delle indagini relative al scontro avvenuto lo scorso 21 dicembre. Secondo l’accusa l’uomo alla guida della propria autovettura attendeva il transito della ex convivente che viaggiava in direzione opposta, invadendone la corsia di marcia ed originando uno scontro frontale tra i mezzi. Nella circostanza la ragazza riportava gravi lesioni e veniva ricoverata all’ospedale di Casale in prognosi riservata e poi trasferita a Torino. D’Aquino ora si trova agli arresti domiciliari. Quell’incidente in effetti aveva subito destato dei sospetti. Protagonisti dello scontro che si era verificato nella prima mattinata di venerdì 21 dicembre erano stati Filippo D’Aquino, 40 anni, originario di Catania, residente a Valenza, e Monica Pierro, 28 anni, di Casale, anche lei residente a Valenza, ex fidanzati. Il primo era a bordo di una Bmw 720 sw e la seconda su una Lancia Y. Lui era diretto da Casale a Valenza e lei in direzione opposta. Erano poco dopo le 8 quando i due mezzi stavano percorrendo il tratto della provinciale Casale-Valenza fra le due rotonde di Ticineto. Un rettilineo. Faceva freddo, ma da una prima ricostruzione la strada non sarebbe stata ghiacciata e non sarebbero stati trovati segnali di frenata da parte dei carabinieri della stazione di Occimiano che hanno seguito le indagini. L’unica certezza un urto tremendo con la Bmw che si era girata a centro strada, mentre la Lancia Y si era capottata finendo nel campo a bordo della carreggiata, dopo un fossato. Fra i primi ad intervenire due vigili del fuoco che erano fuori turno che avevano subito dato l’allarme e prestato la prima assistenza ai feriti. Sul posto i colleghi del distaccamento di Casale, due ambulanze e diverse pattuglie di carabinieri. La giovane, che era rimasta incastrata sull’auto, era stata liberata dai vigili del fuoco e poi trasportata dai sanitari del 118 al Santo Spirito di Casale in gravi condizioni. L’ex convivente era stato soccorso dalla seconda ambulanza e anche lui accompagnato all’ospedale per gli accertamenti del caso. Le prime parole che avrebbe detto sarebbero state: “Come sta la mia fidanzata?”. Poi le indagini che hanno invece portato a tutta un’altra conclusione.
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