CASALE – La cupola di Santa Caterina con la sua leggera e svettante lanterna è tornata all’originario splendore, grazie all’assunzione di responsabilità congiunta da parte di Ente Trevisio e Santa Caterina Onlus per la salvaguardia di uno dei più preziosi e rappresentativi monumenti della Città di Casale. Nonostante le grandi difficoltà dovute anche all’emergenza sanitaria, che hanno rallentato ma non impedito il raggiungimento dell’importante obiettivo di restauro delle coperture in rame e delle murature, intonaci e apparato decorativo di lanterna, cupole e tamburo, l’attenzione è ora rivolta al recupero degli splendidi affreschi interni e della facciata su Piazza Castello.
Spiegano da Santa Caterina: “I lavori in fase di conclusione hanno visto alternarsi sulle due torri di ponteggio multidirezionale interna ed esterna, noleggiate dalla Service Ponteggi di Treviso, le imprese AR Arte e Restauro di Padova, Edi Construction di Casale, Giulio Lattanzio e figli di Torino, affiancate dalle nostrane Tardivel e Lupano Giulio per i lavori di carpenteria metallica e lattonerie. Complesse sia dal punto di vista tecnico che organizzativo le attività di direzione dei lavori, svolta dai professionisti arch. Enrica Caire e ing. Simone Giordano, con l’affiancamento dell’arch. Sara Vecchiato, e di coordinamento della sicurezza, affidata al geom. Giovanni Spinoglio. Ma il risultato visibile da ogni angolo della Città non sarebbe stato possibile senza l’instancabile impegno nella raccolta fondi da parte della Onlus, che ha permesso di integrare le risorse disponibili con le donazioni raccolte da Soci e Benefattori nel corso dei dieci anni di attività e con importanti contributi da parte di Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Buzzi Unicem, e Presa”.
Spiega Marina Buzzi: “Perché questa importante tappa di restauro del monumento barocco di piazza Castello abbia veramente senso è necessario guardare oltre: lo step successivo richiede un partecipato e autentico coinvolgimento delle istituzioni e aziende locali e di tutte le realtà pubbliche e private che hanno a cuore il destino del patrimonio storico e artistico della propria città. Santa Caterina è unica: merita che le sia restituita la sua troppo a lungo trascurata dignità e bellezza”.
Tutte le donazioni (IBAN IT04 Z05034 226000000000 11606, causale “donazione per il restauro di Santa Caterina”) sono fiscalmente deducibili/detraibili secondo i termini di legge.
2020: anno del decennale
Nell’anno appena concluso Santa Caterina Onlus ha celebrato il suo primo decennale: dal 2010 infatti si dedica con energia creativa alla valorizzazione della chiesa di Santa Caterina, senza mai perdere di vista l’obiettivo prioritario di sensibilizzazione e raccolta fondi, anche attraverso l’organizzazione di molteplici iniziative di carattere culturale. L’apertura settimanale al pubblico della chiesa e annesso ufficio è segno visibile dell’impegno sociale della Onlus casalese, che ha saputo, nel tempo, attivare una serie di interazioni e collaborazioni affinché si profilassero importanti “reti” destinate alla promozione del sistema Monferrato. Nel comune interesse al miglioramento dell’offerta turistico-culturale, condivide i principi che hanno spinto l’Amministrazione diCasalead individuare nei monumenti cittadini un punto di slancio e ripartenza dopo la crisi sanitaria.
Sempre nel 2020, durante il primo lockdown, il trasferimento dell’ufficio e sede dell’Associazione all’ingresso di palazzo Trevisio, in via Trevigi 16. Vi accoglie una “simpatica” lavagna con gli orari di apertura di coro e chiesa: per il mese di marzo, martedì, mercoledì e venerdì, al mattino dalle 9.30 alle 12.30 e al pomeriggio dalle 15.30 alle 19. Il trasloco, motivato dalla vendita del palazzo di Piazza Castello adiacente alla chiesa, è stato una buona occasione per recuperare con eleganza l’ex sede della bidelleria e per animare l’accesso allo splendido cortile rinascimentale, il cui colonnato merita sempre la visita. Superato il prezioso cancello in ferro battuto ed entrando attraverso il portoncino di legno sulla destra, lo scorcio è da perderci il fiato: le porte del coro delle Monache svelano l’aula rettangolare sulla quale si innesta l’ampio emiciclo con imponente coro ligneo impreziosito da stalli intagliati, su cui oggi sono collocate alcune rappresentazioni pittoriche di vari artisti monferrini che hanno immortalato la chiesa di Santa Caterina. Tra questi due opere a carboncino del Tassisto.
Intanto prosegue anche la campagna di rinnovo delle quote associative, rimaste invariate dal 2010, e sono sempre aperte le iscrizioni alla Onlus: per maggiori informazioni visitare il sito www.santacaterinacasalemonferrato.it o inviare un’e-mail ainfo@santacaterinacasalemonferrato.it.