“Capisco che ai consiglieri Demezzi, Capra e Riboldi sia caro il concetto di “Giunte Amiche”. Così è stato quando alla guida della Regione Piemonte c’era il Presidente Cota che in soli quattro anni è riuscito a fare scempio del sistema dei trasporti e di quello sanitario. In quegli anni, mentre l’ospedale veniva sempre più depauperato, non ho sentito gli strali dell’attuale minoranza. Per me esiste il territorio ed esistono i cittadini e, nel caso della sanità, i pazienti. Quando le scelte sono in contraddizione con questi portatori d’interesse agisco affinché si trovino soluzioni. Voglio ricordare che mentre loro promuovevano fiaccolate questa Amministrazione, confrontandosi nel silenzio con Regione e direzione dell’ASL è riuscita ad ottenere per l’Ospedale di Casale Monferrato l’assegnazione di sei primari in settori vacanti da anni, il mantenimento e la messa a norma dell’UFA (centro per la preparazione dei farmaci antitumorali), il potenziamento del personale medico in vari settori e sta perorando l’assoluta necessità di rendere più funzionale il CUP e di attrezzare al più presto il punto nascite come previsto dalle normative, un aspetto sul quale fino ad ora nessuno della minoranza si è speso, forse perché riguarda le donne? Comunque non guardiamo al passato: c’è una battaglia da combattere insieme in cui i beneficiari non siamo noi esponenti politici ma il territorio e i cittadini. Questa battaglia la si vuole combattere uniti oppure si preferisce la mera speculazione politica?”.
Titti Palazzetti
Speravamo almeno in questa occasione, di fronte all’ennesimo suo fallimento nella preservazione della Sanità casalese, che il sig. Sindaco avesse l’onestà intellettuale di riconoscere gli errori ed ammettere che la superficialità con cui aveva tacciato le iniziative del Presidio Sanità e l’atteggiamento di ostilità con cui aveva rifiutato di prendervi parte, erano state scelte sbagliate. Prendiamo atto invece che per l’ennesima volta questa Amministrazione cerca di nascondere le proprie sconfitte buttandola sullo scontro politico. Mente sapendo di farlo Titti Palazzetti quando dice che proprio a noi dovrebbe essere caro il concetto di “Giunte Amiche”, in primo luogo perché sa che dopo tante legislature regionali di centro sinistra, che hanno a poco a poco impoverito sia i servizi ospedalieri che i trasporti in favore di altre realtà, dire che la responsabilità sia stata unicamente della Giunta Cota è pretestuoso. In secondo luogo perché ricorda anche lei benissimo che allora, noi per primi, abbiamo sempre fortemente criticato e contestato le decisioni di quell’amministrazione regionale ammettendo pubblicamente che erano errate, e possono testimoniarlo lo stesso ex governatore e i suoi collaboratori con cui in più di un’occasione siamo arrivati allo scontro su questi temi. Solo per citarne uno tra i tanti ricordiamo l’ordine del giorno proposto e votato dal Consiglio Comunale a maggioranza PDL (Forza Italia, Fratelli d’Italia) e LEGA nel 2010 dove si chiedeva a gran voce il ripristino dell’ASL 21. Ordine del giorno che il centro sinistra (di cui l’attuale sindaco faceva parte come consigliere) aveva fermamente criticato sostenendo che un ASL unica avrebbe portato grandi vantaggi alla città. I risultati sono sotto gli occhi di tutti.La distanza di questa amministrazione dalla realtà cittadina emerge oramai con allarmante evidenza quando il Sindaco nel proprio comunicato sbandiera i grandi risultati che ha ottenuto “confrontandosi nel silenzio con Regione e direzione dell’Asl” per ottenere un Ospedale più competitivo. La invitiamo sig. Sindaco a fare un giro in struttura e parlare con utenti e addetti ai lavori per rendersi conto di come la situazione sia grave e deficitaria. Il punto più basso del comunicato è stato comunque toccato con il tentativo disperato di trasformare la questione in un bagarre sessista sostenendo che il punto nascite non era stato mai affrontato perché riguarda le donne, e su questo aspetto ci aspettiamo pubbliche scuse. In ogni caso, se realmente non vuole farne una battaglia politica diretta da ordini di partiti e interessi ultraterritoriali noi siamo disponibilissimi al dialogo e ad accoglierla a braccia aperte iniziando ad esempio dall’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno sulla abolizione della DGR 1-600 di prossima discussione in Consiglio Comunale. Ci auguriamo in quell’occasione che anche la sua maggioranza, invece di presentare all’ultimo minuto un documento simile per contenuti ma autonomo, giusto per poter dire di “averci messo il cappello”, voti insieme a noi per l’interesse di Casale e dei suoi cittadini.
Gruppo Consiliare Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale
Gruppo Consiliare Lega Nord