CASALE – Si allargano i confini dell’inchiesta che vede come principale indagato l’ex presidente del Consiglio Comunale, in quota Pd, Davide Sandalo. Nei guai, insieme al noto politico casalese che deve rispondere del reato di concussione per induzione, in concorso con Ubaldo Omodeo Zorini, anche Enrico Drutto, 64 anni, difeso dall’avvocato Germano Carpenedo, già capo dell’Ufficio Economato del Comune ed in pensione dalla scorsa estate che, secondo l’accusa, era l’anello di collegamento tra Sandalo e gli uffici comunali. Accuse che l’ex funzionario, tramite il suo legale, respinge con forza, certo di dimostrare la totale estraneità ai fatti. Intanto li Gip di Vercelli, accogliendo la richiesta della Procura depositata in virtù degli elementi probatori già in possesso, ha deciso di saltare l’udienza preliminare e di rinviare i tre imputati direttamente al giudizio immediato. La prima udienza davanti al Tribunale collegiale è stata fissata per il 21 aprile, ma quella data potrebbe saltare se entro quindici giorni gli imputati dovessero avanzare richiesta di riti alternativi, come ad esempio l’abbreviato che, in cambio di una procedura più veloce ed agevole, “regala” uno sconto di un terzo della pena.
Il giudizio immediato, comunque, si riferisce in specifico alla ormai nota mazzetta da 5 mila euro ricevuta da Zorini (come intermediario di Sandalo secondo l’accusa) da un dirigente della Eurotrend (che ha vinto la gara regolarmente) nell’ambito di una gara d’appalto per i servizi di mensa scolastica. Il tutto avvenuto sotto la regia della Guardia di finanza che, dopo la denuncia della ditta biellese, registrò il passaggio della ‘stecca’ e arrestò in flagranza Zorini, e poi eseguì l’ordine di arresto nei confronti di Davide Sandalo. Ma le indagini sul presunto sistema messo in atto per alterare le gare, non sono finite. Gli uomini delle fiamme gialle sono ancora al lavoro e in caso di ulteriori elementi, potrebbero dare vita ad altri filoni giudiziari.
Intanto il Comune di Casale attraverso il proprio legale Esther Gatti, ha comunicato la propria intenzione di costituirsi parte civile nei confronti di chi ha minato l’immagine di prestigio dell’ente.